«Viterbo senza barriere architettoniche e sosta selvaggia, ecco come». Le risposte in una ricerca e un convegno

«Viterbo senza barriere architettoniche e sosta selvaggia, ecco come». Le risposte in una ricerca e un convegno
di Simone Lupino
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Sabato 27 Maggio 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 16:54

E’ la città con il tasso di motorizzazione più alto d’Italia (77 auto ogni 100 abitanti), una di quelle con meno chilometri di piste ciclabili (0,35 metri quadrati ogni 100 abitanti) e dove i mezzi pubblici sono meno utilizzati (8 viaggi all’anno per ogni abitante). Se si parla di accessibilità non si può dire che Viterbo rappresenti un modello. Come invertire la tendenza?

Domenica 28 maggio, alle ore 17 nella Sala Lazio Innova, è organizzata una giornata di studi sull’accessibilità del centro storico di Viterbo, organizzata da Maurizio Errigo, docente di progettazione urbanistica del Dipartimento di Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura dell’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con Aism Viterbo. La giornata è organizzata all'interno delle attività della Giornata del volontariato “Città a colori”.

La conferenza prevederà un’introduzione a cura del professor Maurizio Errigo sulle problematiche del centro storico di Viterbo, una relazione dell’architetto Gianluca Bono sulla mobilità della città più antica, una relazione di Fabrizio Rocchi di Viterbo Clean up sulla percezione della città a 3 km/h ed una conclusione di Vito di Noto, presidente della sezione Aism di Viterbo, sull’importanza dei servizi di prossimità.

In conclusione è prevista una tavola rotonda a cui sono stati invitati a partecipare i commercianti ed i residenti del centro storico, i due Istituti comprensivi siti in via Cattaneo, l’IC Canevari e l’IC Vanni in virtù della presentazione di alcuni lavori di progettazione urbanistica sulle strade scolastiche prospicienti i plessi,  e quanti interessati  ad intervenire con proposte da includere in futuri scenari di progettazione urbana.

Il tema centrale è il centro storico di Viterbo che è oggetto di studi da parte del team guidato dal professor Errigo dal 2017, anno in cui è partito il progetto Viterbo accessibile che è  confluito in una ricerca triennale dal titolo “Psycho urbanism. Città, cura dello spazio ed inclusione sociale” finanziata dalla Sapienza di Roma con il Programma Nazionale della Ricerca Seed Pnr e di cui questa attività è un momento di disseminazione dei risultati.

Si parte quindi dalle problematiche del centro storico collegate al tema dell’accessibilità, della mobilità e dei parcheggi, si presentano i risultati delle analisi tecniche condotte con l’aiuto dei volontari Aism tesi all’individuazione di ogni singola barriera architettonica presente all’interno della città murata, verranno presentati alcuni workshop di progettazione urbanistica svolti in Croazia ed in Spagna e collegati al workshop sul centro storico di Viterbo indirizzato e finalizzato alla valorizzazione e rigenerazione del centro storico.

Ci sarà anche una disamina dei principali strumenti urbanistici di Viterbo che sono fermi al 1979 con la variante generale, anche qui uno degli strumenti più vecchi a livello nazionale.

Verranno infine presentati i risultati di un lavoro di analisi svolto presso il dipartimento di pianificazione, design e tecnologia dell’architettura della Sapienza e presso i corsi di Progettazione urbanistica I, progettazione urbanistica II e Analisi urbanistica del progetto, presso la Facoltà di Architettura di Valle Giulia che analizzano l’accessibilità della città di Viterbo attraverso analisi e progetti per le diverse zone della città da Riello a via Cattaneo.

La città è stata suddivisa in 20 zone di indagine e negli ultimi due anni sono stati 200 gli studenti che si sono occupati di rilevarne criticità e problematiche proponendo nuove visioni urbane e nuovi progetti urbanistici con la finalità di migliorare l’accessibilità al centro storico e di valorizzarlo e rigenerarlo attraverso politiche urbanistiche, di mobilità ed economiche.

“La base di partenza incontrovertibile ed inconfutabile è la scarsa attenzione alla sosta dentro le mura, con un’analisi approfondita che ha permesso di avere contezza di tutti gli spazi si sosta della città murata, suddividendoli per tipologia ed evidenziando in maniera puntuale ogni singolo stallo di sosta selvaggia che continua ad essere impunito all’interno della città storica. Soste legate ad abitudini consolidate che andrebbero modificate attraverso una grossa operazione di sensibilizzazione territoriale con la creazione di laboratori di quartiere che favoriscano nuove pratiche di progettazione dei luoghi di sosta più consoni alla valorizzazione della città antica”.

Nella parte finale verrà presentato anche il progetto “strade scolastiche” elaborato dal Comune di Milano attraverso una progettazione dal basso che verrà discusso con le rappresentanze degli istituti scolastici che parteciperanno all’incontro.

Il lavoro di ricerca è integralmente sviluppato all’interno delle attività di ricerca del Dipartimento Pdta della Sapienza, nel gruppo di urbanisti coordinati dalla professoressa Laura Ricci ed in particolare è sviluppato all’interno della ricerca “Psycho Urbanism. Città, cura dello spazio ed inclusione sociale” di cui è responsabile scientifico il professor Errigo; gli studi sono approfonditi attraverso workshop ed attività didattiche all’interno dei corsi di Progettazione urbanistica (I e II) della Facoltà di Architettura di Roma.

Nei corsi c’è anche la partecipazione dell’architetto Gianluca Bono in qualità di Cultore della materia.

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