Per le celebrazioni dei 700 anni dalla scomparsa di Dante entra in campo anche l’Orto Botanico “Angelo Rambelli” dell’Università della Tuscia. La struttura ha organizzato per domenica 10 ottobre, in collaborazione con il Sistema museale e quello bibliotecario di Ateneo, una giornata che ha per sfondo la sorgente termale del Bullicame, citata dal Sommo Poeta (Inferno, XII, 115-117; XIV, 76-81), per descrivere il paesaggio terrificante dell’Inferno.
«L’iniziativa – sottolinea il rettore Stefano Ubertini – si intitola “...vedi l’erbette, i fiori e li arbuscelli... (Purgatorio XXVII, 134)”. Per l’occasione è stato creato, in collaborazione con Paolo Procaccioli, docente di Letteratura italiana, un percorso tematico “Sulle orme di Dante” e alcuni versi della Divina Commedia si animeranno tra le affascinanti collezioni dell’Orto Botanico».
Il programma. Alle ore 10, l’inaugurazione della mostra "Il Dante avvelenato" con creazioni in cartapesta realizzate dall’artista Giorgio Pulselli. A seguire, la presentazione del libro “Il segreto di Dante, un tentativo di guardare oltre il velame delli versi strani” scritto da Cesare Pirozzi, docente di Fitoterapia clinica, moderatore professor Giorgio Bottiglione. Paolo Marini, docente di Filologia italiana, è stato incaricato di presentare la mostra bibliografica e documentaria dal titolo “Galeotto fu 'l libro”, organizzata dal Centro di Ateneo per le biblioteche (CAB), aperta al rettorato di Santa Maria in Gradi fino al 15 ottobre.
«Sono inoltre previste visite guidate – informa il rettore - a cura di Giorgio Chioccia, guida storica dell’Orto Botanico, che accompagnerà i visitatori in un viaggio dantesco attraverso le collezioni botaniche e farà scoprire le piante citate da Dante nella Divina Commedia con metafore o similitudini».
La giornata coinvolgerà anche i bambini con il laboratorio creativo "Non sono grassa ma succulenta: conosciamo e coltiviamo insieme le piante di ambiente arido”.