Terme: tanta gente, zero servizi. Restyling Bullicame e bagni chimici non pervenuti

Terme: tanta gente, zero servizi. Restyling Bullicame e bagni chimici non pervenuti
di Simone Lupino
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Lunedì 30 Gennaio 2023, 15:10 - Ultimo aggiornamento: 15:39

Terme libere, cenerentola del Pnrr. Mentre quartieri, strade e parchi della città dei papi si apprestano a cambiare volto per sempre, le aree intorno alle piscine di acqua calda sembrano invece condannate all’oblio. Sfiorate appena da uno dei tanti progetti che pioveranno sulla città dei papi da qui ai prossimi anni con i fondi per la ripartenza post Covid: l’anello delle piste ciclabili fuori le mura. Per il resto nulla.

Sembrano spariti dai radar anche i vecchi progetti, precedenti al Pnrr.

Uno su tutti: la riqualificazione da 120 mila euro del parco del Bullicame. L’ultimo aggiornamento risale allo scorso ottobre, quando l’assessore Stefano Floris annunciava in consiglio che erano arrivati tutti i nulla osta da parte della Soprintendenza e che quindi entro la fine dell’anno sarebbe avvenuta la stesura del progetto definitivo. Ma poi non si è saputo più niente.

Ieri, giornata di sole e temperature basse che invitava a fare un bagno alle terme, tanta gente presente, ma ancora zero servizi per i visitatori. Nel parcheggio in terra delle piscine Carletti a metà mattinata si contavano dieci camper (tra questi mezzi targati Terni, Roma, Bergamo, Varese) e una ventina di auto, una inglese. Più che un parcheggio, in realtà, un campo disseminato di enormi crateri e avvallamenti, molti dei quali a seguito delle piogge si sono trasformati in laghetti. Una specie di palude. Tra acqua stagnante e fango, la metà dell’area di sosta è off limits. Non potendo procedere con i rattoppi come si fa sull’asfalto, il Comune ha provveduto alle riparazioni (si fa per dire) riempiendo le buche con delle pietre. E lasciandole così. Non proprio un lavoro raffinato. E solo alcune.

Per l’immondizia ci sono solo tre cestini. Insufficienti visto il numero di utenti. Infatti i rifiuti strabordano. Non trovando altri posti dove gettare bottiglie, cartoni della pizza e carta di panini, ai visitatori non resta che lasciare i resti lì intorno. Un bidone c’è, ma si trova proprio dalla parte opposta del parcheggio. Per raggiungerlo servono gli stivali.

Alle Piscine Carletti sparito dai tempi del Covid il bagno chimico. Era stato rimosso per le norme anticontagio. Resta il palo con le due telecamere attaccate che vigilavano sopra la toilette. Sempre l’assessore aveva promesso l’arrivo di nuovi bagni chimici, stavolta entro la fine dello scorso ottobre. Nessuno li ha visti. Per i propri bisogni, ai frequentatori delle pozze non resta che andare nei campi, oltre la siepe. Non servono cartelli, si è formato a terra un passetto che indica la via.

Floris aveva promesso bagni chimici anche al Bullicame, in attesa dei lavori succitati. Parola non mantenuta. Le buche che disseminano la strada per arrivare al parco, poco dopo l’uscita della superstrada, sono diventate sempre più profonde. Tra le tante asfaltature annunciate dalla sindaca, questa non c’è. Nell’ultimo tratto in terra battuta, il più martoriato, si aprono ormai delle fessure tipo grand canyon.
Non ci si può consolare con il Bagnaccio. Il parco termale è ancora chiuso dopo la revoca della concessione ai gestori da parte del Comune.

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