Viterbo, la corsa al litio non si ferma. Progetto modificato: fuori le zone termali

Viterbo, la corsa al litio non si ferma. Progetto modificato: fuori le zone termali
di Simone Lupino
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Lunedì 1 Agosto 2022, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 16:50

La corsa al litio rallenta, ma non si ferma. Dopo il parere negativo espresso il 22 giugno dall’area Attività estrattive della Regione Lazio sul permesso di ricerca mineraria nel territorio comunale di Viterbo richiesto alla fine di maggio da Energia minerals (Italia), il 26 luglio la direzione regionale all’Ambiente ha emanato una determina con cui la pratica viene archiviata.

Tutto finito? No. La società proponente, infatti, non sembra intenzionata a rinunciare ai propri piani e ha già presentato la richiesta per un nuovo permesso di ricerca.
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Il primo progetto è stato bocciato perché ritenuto “incompatibile” con le concessioni minerarie di acque termali presenti nel capoluogo: Zitelle, Bullicame, Bagnaccio, Bacucco, Paliano, Oasi. Tutte e sei, infatti, erano ricomprese nell’area del permesso di ricerca: 6mila ettari circa, da nord a sud del capoluogo. La nuova istanza invece, presentata il 4 luglio, interessa una superficie inferiore: 5121 ettari. E non include più le zone termali.

“Il progetto – si legge nell’avviso al pubblico - prevede la realizzazione di lavori studio per il potenziale di litio con il reperimento di dati storici di attività svolte in precedenza in località Viterbo”. “Le attività programmate in questa fase del progetto – aggiunge lo studio preliminare ambientale - si baseranno su lavori di ricerca documentale (analisi di dati esistenti, interpretazione di immagini satellitari e foto aeree, geologia) che non comportano interferenze con l’ambiente”. Mentre al momento non è noto come dovrebbero proseguire le attività nella fase successiva.

L’area Valutazione di impatto ambientale della Regione, come già in occasione della prima istanza, ha avvisato come previsto dalla normativa tutti gli enti potenzialmente interessati a esprimere valutazioni sul progetto. La comunicazione è del 27 luglio. Destinatari: Provincia, Comune, Mic, Autorità di bacino, Arpa e altri settori della Regione.

Sempre a proposito di litio, risulta archiviata dalla direzione regionale all’Ambienta Regione Lazio anche l’istanza per un permesso di ricerca tra Latera e Valentano (circa 900 ettari). Come si legge nel provvedimento del 26 luglio, il no è dovuto al fatto che l’area interessata risulta sovrapposta in larga parte a una concessione mineraria di fluidi geotermici già rilasciata nel 2016 alla società Enel Green Power. In questo caso, a differenza di Viterbo non risulta che la proponente abbia presentato nuove istanze. Qui, insomma, sembra un capitolo chiuso.

Mentre non pare aver incontrato lungo la propria strada ostacoli di natura tecnica la richiesta per un permesso di ricerca mineraria tra i territori di Nepi e Campagnano di Roma (1200 ettari).

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