Zitelle, stop allo spreco di acqua termale. Vasche piene al Bullicame. Pagano: ''Risultato storico"

Zitelle, stop allo spreco di acqua termale. Vasche piene al Bullicame. Pagano: ''Risultato storico"
di Simone Lupino
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Sabato 23 Luglio 2022, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 15:19

Sono terminati lunedì scorso i lavori per la chiusura del pozzo Zitelle, alle porte di Viterbo. Operazione riuscita. Ad annunciarlo il direttore di miniera del Comune, Giuseppe Pagano: “Risultato storico”, dice al Messaggero. Finisce infatti uno dei più grandi sprechi di acqua termale: 15 litri al secondo di prezioso fluido che dal sottosuolo risalivano in superficie per finire in un fosso.

Ogni giorno così, per 70 anni. Intanto, per il Bullicame sono già visibili gli effetti benefici: ieri mattina le due vasche del parco termale erano di nuovo piene di acqua calda.

La portata della callara, che nei giorni scorsi era scesa fino a 0,200 litri al secondo, è risalita, infatti, fino a 1,7. Ed è tornato a farsi sentire forte anche il “puzzo del diavolo”, quell’odore di zolfo inconfondibile che ormai sembrava sparito. Tanti i visitatori presenti a godersi il sole e i bagni, sotto il controllo più attento che mai dei volontari che si occupano della vigilanza.

“Ma le operazioni non sono ancora terminate – spiega ancora il direttore di miniera -. Per ora abbiamo concluso solo il primo stralcio dei lavori. A breve interverremo per chiudere anche la portata accessoria che si sta manifestando dal 2015 accanto al pozzo Zitelle”. Si tratta della “venuta” naturale che si è aperta su alcuni terreni privati che si affacciano sempre su Strada Valore. “Da quel punto – aggiunge Pagano - registriamo ancora una fuoriuscita di acqua di circa 5 litri al secondo. Quando elimineremo anche questa emergenza, solo a quel punto, saremo in grado di condizionare completamente le fuoriuscire di acqua termale di quel sito”.

Questo per dire che è ancora presto per misurare a pieno gli effetti benefici per tutte le fuoriuscite collegate al pozzo Zitelle: callara, pozzetto Terme dei Papi, Terme Salus, Piscine Carletti). Anche se qualche indicazione è già arrivata. “Le operazioni si sono concluse lunedì sera. In un certo senso è stato tutto più semplice di quanto avevamo previsto. Al momento abbiamo recuperato dieci litri al secondo di acqua termale. Da domani (oggi per chi legge, ndr) inizieremo una serie di misurazioni e controlli più approfonditi, perché l’interdipendenza tra fonti termali ormai è certa. Da martedì a giovedì scorso, intanto, abbiamo riscontrato un aumento progressivo della portata importante sul parco del Bullicame. Nell’immediato contiamo di riuscire a guadagnare ancora qual cosina. Ma il risultato finale lo vedremo meglio quando avremo messo in atto anche secondo stralcio dei lavori”.

Pagano ci tiene a dedicare il risultato ottenuto anche all’ ex dirigente al Termalismo del Comune di Viterbo. Eugenio Monaco: “Molte cose si sono mosse grazie alla sua determinazione nel portare avanti i progetti, nello scrupolo in cui sono state deliberate le posizioni e la volontà dell’amministrazione. Abbiamo un dovere di riconoscenza nei suoi confronti. Speriamo che anche il nuovo dirigente ci dia una mano”.

“E’ una vittoria del sistema termale viterbese, che non si può permettere sprechi”, commenta euforico Giovanni Faperdue, già presidente dell’associazione il Bullicame e amministrare del gruppo Fb “Il Bullicame e Santa Rosa” (da cui la foto in alto, ndr). “Ogni goccia di bicchiere di acqua termale che esce dal nostro bacino deve essere sfruttata a fini terapeutici, non può finire in un fosso”.
 

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