Dopo due anni di forzato stop decretato dal Covid, il Ferragosto dell’anno di grazia 2022 fa recuperare il tempo perduto e ripopola i borghi della Tuscia con sagre di prodotti e piatti della tradizione.
A Capranica (14-16 agosto), presso il Centro sportivo “Giggi Iezzi”, si tornano celebrare le ricette del tempo che fu con la sagra degli Gnocchi e degli Strozzapreti. Questi ultimi (serviti anche alla gricia), fatti di sola acqua e farina, sono tipici dell’Italia centrale; leggenda vuole che la pasta fosse particolarmente diffusa nei territori dello Stato Pontificio (in Toscana sotto la dizione “pici”) , dove i “preti” erano avvezzi a consumarne in gran quantità.
Negli stessi giorni, Vignanello brinda al suo prodotto di punta: il vino, con il borgo dei Cimini – come giurano alla Proloco – che si trasforma in un vero e proprio tripudio di colori e profumi inebrianti, fra degustazioni guidate di vini e di prodotti tipici. Non mancano concerti, DJ Set, giochi popolari, le evoluzioni degli Sbandieratori, artisti di strada, mercatini, e le tradizionali sfilate contadine con i “carri del vino” che fanno da corona agli stand enogastronomici curati dalle associazioni locali, laboratori per bambini, mercatini, mostre e punti info.
Sempre fino a Ferragosto, Graffignano, piccolo borgo che si affaccia sulla Valle del Tevere, dopo due di anni di assenza, ripropone il suo must gastronomico: la sagra della Lumaca, arrivata alla 25ma edizione. «La degustazione di gustosissime lumache – è l’annuncio degli organizzatori - cucinate secondo le più antiche ricette tipiche dell’Alta Tuscia, sarà accompagnata da ottimi vini della zona e non solo. Inoltre il ricchissimo menù prevede carni alla brace, lombrichelli all’aglione, dolci e tanto altro. Le serate saranno accompagnate da musica, balli e non solo. Apertura stand gastronomico alle 19,30».