Palazzo dei Priori, la Lega chiude a Forza Italia e Azione: «La gente non capirebbe»

Evangelisti e l'ex sindaco Arena
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 22 Febbraio 2022, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 15:37

«Ricompattarsi con Forza Italia? Difficile, la gente non capirebbe». Il segretario provinciale della Lega, Stefano Evangelista, non vede bene l’ipotesi di rimettere insieme i cocci del centrodestra dopo la frattura di Natale, che ha portato alla caduta dell’amministrazione Arena. E pure l’apertura di Calenda al partito di Salvini a livello locale per le prossime amministrative non trova sbocchi.

Evangelista aspetta a breve il pronunciamento del meloniano Mauro Rotelli sulla candidatura a sindaco: è l’unico nome per cui rinuncerebbero a mettere in campo l’esponente di casa propria, Claudio Ubertini. Ma sui berluscones è pessimista. «L’amministrazione – dice - è caduta per ragioni che ormai sono chiare. Abbiamo intrapreso un discorso con Fratelli d’Italia e Fondazione e lo stiamo portando avanti. Qualora ci fosse la disponibilità saremo felici di appoggiare Rotelli, altrimenti abbiamo Ubertini».

Forza Italia quindi è un discorso chiuso, le possibilità di riaverli in coalizione sono ridotte al lumicino. «In politica tutto è possibile, ma è molto difficile: il cittadino non capirebbe. Siamo andati a casa dice Evangelista - perché non abbiamo approvato la loro scelta di correre in Provincia con Pd e 5 Stelle, sarebbe difficile per noi e anche per loro trovare una convergenza. Giulio Marini è stato nominato commissario da poco, sicuramente il dialogo non si nega a nessuno, anche se è improbabile un ricompattamento all’improvviso».

Tra le varie anime di Forza Italia in cui il partito appare oggi diviso a Viterbo, però potrebbe essercene almeno una interessata al ricongiungimento. Intanto Calenda ha aperto alla Lega moderata: ecco le reazioni dei diretti interessati. «Se fanno un passo nella direzione del ministro Giorgetti, cioè verso l'Europa – spiega il segretario provinciale di Azione, Giacomo Barelli - possono essere un interlocutore.

Se invece si tratta della Lega di Salvini no. Io ho sempre parlato di maggioranza Draghi o Ursula e sono disponibile a vagliarla, ci mancherebbe altro. Se però va con i sovranisti ed è antieuropea, è chiaro che non ci sarà alcun tipo di interlocuzione. E comunque noi mai con Fratelli d’Italia».

Sull’altro fronte, Evangelista chiude: nessuna ricaduta su Viterbo. «Non mi pare che i nostri progetti e quelli di Calenda siano proprio sulla stessa linea. Siamo un partito grande, con diversi pensieri, ma c’è un segretario - ragione - che detta la linea ed è Salvini. E quella si segue. Quindi la risposta è no». Neanche una maggioranza Draghi in città è ipotizzabile? «Questo è un governo di emergenza nazionale, che speriamo stia per finire».

Sul fronte del centrosinistra si tratta di capire come reagiranno i 5 Stelle alle parole di Calenda, che non li vede affatto bene nella stessa squadra. Questa potrebbe essere comunque una settimana decisiva per avere uno scatto della situazione un po’ meno sfocato.

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