Rifiuti, la discussione in consiglio straordinario. E sono in arrivo anche le sentenze

Rifiuti, la discussione in consiglio straordinario. E sono in arrivo anche le sentenze
di Massimo Chiaravalli
2 Minuti di Lettura
Martedì 6 Ottobre 2020, 07:00
«Lo vedono tutti che la situazione è peggiorata: cosa stanno facendo?». Il campo di battaglia del consiglio straordinario di oggi è quello dei rifiuti, chiesto da tutta l’opposizione. Un campo che entro fine anno potrebbe diventare incandescente con la sentenza sulla causa da 8 milioni di Viterbo ambiente e con il ricorso sull’ampliamento della discarica. Ma al momento al centro resta l’appalto ponte, che secondo Giacomo Barelli (Forza civica) non ha migliorato le cose.

Non ci saranno documenti: quella di oggi sarà come una tornata di interrogazioni monotematica. «E’ una giornata dedicata a farci capire cosa stanno facendo. Secondo noi – dice Barelli – l’appalto ponte è come quello vecchio, ma la situazione dell’immondizia è peggiorata e le nuove linee guida non ci sono». La foto, per l’esponente civico, è quella vecchia. «Siamo fermi al 2012, appalto targato Marini. Ci devono spiegare quest’ultimo a cosa è servito».

Barelli aggiunge un po’ di carne al fuoco. «Il 15 settembre è andata a sentenza la causa da 8 milioni di euro sulle utenze. Entro fine anno sapremo l’esito». E a proposito: «Le utenze ora quante sono? Come è stato costruito l’appalto? Devono spiegare ai cittadini perché sta andando peggio di prima. Non c’è neanche più il consigliere che se ne occupa: Marini ha restituito la delega».

A breve ci sarà anche l’udienza di merito del Tar sull’innalzamento della discarica. «Il Comune ha fatto ricorso al Tar contro il provvedimento della Regione Lazio – continua – ma intanto hanno già perso il cautelare. Poi ci dovranno dire pure quando faranno le nuove linee guida: c’è un silenzio totale. E quello che non funzionava continua a non funzionare».

Ieri invece è stato scontro a distanza in quarta commissione, disertata da tutta l’opposizione, su una mozione di Viterbo 2020 relativa al rilancio del teatro Unione. Il problema? Ci è arrivata dopo oltre due anni dalla presentazione, quando è ormai inutile. Da qui l’accusa di Alfonso Antoniozzi di «manifesta incapacità» e la replica del presidente Stefano Caporossi di aver disertato solo per voler «a tutti i costi finire sui giornali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA