Viterbo, la giunta-polveriera:
vertice Michelini-Serra

Viterbo, la giunta-polveriera: vertice Michelini-Serra
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Domenica 29 Dicembre 2013, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 16:17
VITERBO - E se l’assessore Raffaella Saraconi dichiara guerra al collega Alvaro Ricci con una lettera di fuoco, il capogruppo del Pd Francesco Serra si porta avanti con il lavoro.

Mette la pace tra i due, ma poi sposta il mirino su altri componenti della giunta: «Alvaro e Raffaella sono due assessori che producono e si danno da fare, il problema semmai sono altri. Barelli? E’ un tema che va risolto. Ma ci sono anche alcuni desaparecidos, che non stanno proprio brillando, penso a Valeri e Zucchi, ma anche a Fersini. C’è molto da lavorare, serve un’inversione di tendenza».



E non a caso ieri pomeriggio nella sede del Pd, in occasione degli auguri organizzati dal segretario Andrea Egidi, Serra ha avuto un lungo faccia a faccia con il sindaco Michelini. Blindati in una stanza hanno partecipato all’incontro anche il segretario cittadino del Pd Stefano Calcagnini e l’assessore allo Sviluppo Tonino Delli Iaconi.



GIUNTA IN GUERRA

A tenere banco in queste ore è la notizia riportata ieri da Il Messaggero: la lettera al veleno inviata da Saraconi a Ricci, nella quale la responsabile dei Lavori pubblici intima al collega dell’Urbanistica di farla finita con invasioni di campo e ingerenze. Il sindaco, ospite «degli amici del Pd», è ritornato sull’argomento con una battuta tagliente delle sue: «Chi difendo tra i due? Nessuno, al limite tolgo a entrambi le deleghe, così non se ne parla più». Di fatto c’è un clima di tensione a Palazzo dei Priori.



E non solo per il caso Barelli, accusato di favorire «la lobby di Caffeina», come la chiama l’opposizione. Il resto degli assessori sembrano marciare in ordine sparso, a partire da quelli del Pd. Non è forse una notizia, ma ieri pomeriggio nella sede dei democrat non ce n’era nemmeno uno. Era presente invece il sindaco con il plenipotenziario braccio destro (e sinistro) Delli Iaconi.



«La coesione» e il «cambio di passo» è stato uno dei temi trattati proprio nel summit a porte chiuse tra Michelini e Serra (più ovviamente l’ex direttore di Confindustria). Sicuramente saranno fischiate le orecchie a Barelli, al centro delle lamentele di tutto il gruppo del Pd per come sta gestendo la cultura, tanto che Serra ha ribadito al sindaco «di metterci le mani il prima possibile». Come? Cambiandogli le deleghe con altri assessori? La voce sembra non avere consistenza perché se venisse meno il patto elettorale Viva Viterbo è pronta ad andare all’opposizione, mantenendo allo stesso tempo la presidenza del Consiglio con Filippo Rossi (Gianfranco Fini docet).



L’OPPOSIZIONE

Ma il centrodestra non sta a guardare. Ed è ormai in guerra totale con l’amministrazione Michelini. Al capogruppo di Forza Italia Claudio Ubertini non è piaciuta la battuta del sindaco «sulla minoranza che ha bisogno di uno psicologo». Spiega infatti il consigliere: «Il sindaco ha perso un’occasione per stare zitto, invece di lavare i panni sporchi in casa ci attacca. Di fronte a un fatto così grave, con due assessori così importanti che litigano davanti alla città, spara a zero su di noi. Visti i problemi che ha in giunta e in maggioranza siamo noi a consigliare a Michelini uno psicologo».



Ma è la lettera di Saraconi a Ricci che, secondo Ubertini, merita molta attenzione. Ancora il capogruppo di FI: «Qui non c’è una sovrapposizione di ruoli, ma di interessi tra i due assessori. Sappiamo tutti da chi è sostenuta Saraconi. Il problema è di natura economica. Perché - continua Ubertini - ci sono da gestire i fondi del Plus nel centro storico. E a proposito: visti i rapporti tra i due assessori l’ufficio del centro storico si farà più? Come faranno a lavorare insieme cane e gatto?».
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