Crisi, per gli alleati «c'è un caso Marini». Azzeramento giunta comunicato solo ai capigruppo

Giulio Marini e Giovanni Arena
di Massimo Chiaravalli
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Mercoledì 11 Agosto 2021, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 14:48

«Ho azzerato la giunta». Il sindaco Giovanni Arena ha fatto la sua mossa dopo una serie di colpi durissimi, culminati con la seduta di consiglio andata deserta ieri mattina con il forfait di Fratelli d’Italia e Fondazione. Tra i problemi c’è il capogruppo di Forza Italia Giulio Marini per il suo doppio ruolo sui rifiuti: col Pd in Provincia e il centrodestra a palazzo dei Priori. Ma lui non ci sta: «Non ho intenzione di fare il capro espiatorio».

Crisi in Comune, messaggio whatsapp del sindaco ai capigruppo: «Sto azzerando la giunta»

Già lunedì il prefetto Giovanni Bruno aveva tirato ad Arena un colpo gobbo: congelati gli spettacoli a Pratogiardino di Max Pezzali e Maurizio Battista. Colpa del nuovo brecciolino, considerato pericoloso. Si faranno nell’area vicino al cimitero, con la speranza che vendano i biglietti rimanenti perché senza recinzione chiunque può vedere senza pagare. Ieri mattina l’altra tegola: FdI e Fondazione non si sono presentati – comunicando però prima l’assenza – e la seduta è andata deserta. L’unica a prendere carta e penna è stata la Lega, per chiedere al sindaco una verifica di maggioranza e se ci sono i numeri per andare avanti. Come se non bastasse, sarebbe a rischio anche la processione col cuore di Rosa del 3 settembre.

A metà pomeriggio Arena ha inviato un messaggio via whatsapp ai capigruppo: «Sto procedendo all’azzeramento della giunta, con la speranza che tutte le forze politiche trovino la serenità necessaria per ricostituirla insieme al sottoscritto nel più breve tempo possibile.

Vi prego di comunicare la mia decisione ai vostri referenti politici». E pure agli assessori, che hanno saputo della loro revoca non da lui, ma appunto dai capigruppo.

Quelli di Fondazione e FdI, Gianmaria Santucci e Luigi Maria Buzzi, hanno più di un motivo per il loro forfait. «Sui debiti fuori bilancio – dice Santucci - gli avvocati del Comune in alcuni casi ritengono pericoloso pagare». E la crisi? «Su terme, verde pubblico e igiene urbana siamo indietro: più che dirlo e offrire soluzioni puntualmente rigettate, cosa possiamo fare?».

«Abbiamo posto al sindaco una serie di riflessioni da fare: doveva darci più proposte – spiega Buzzi - ma prima del consiglio non sono arrivate». Il nodo del contendere? «Non le poltrone, ma un ragionamento serio sugli equilibri in giunta». E poi c’è il caso Marini. «Il sindaco – continua il capogruppo di FdI - deve capire che ci sono problemi su cui deve prendere decisioni. Deve fare il sindaco».

A qualcuno sono fischiate le orecchie. «Sono solo un consigliere – commenta Marini - non voglio fare l’assessore, non cerco niente: che vogliono da me?». Il doppio ruolo sui rifiuti? «Non faccio il capro espiatorio, lascerò la delega all’ambiente in Provincia solo se me lo chiederà il mio partito, mica altri». In questo si inseriscono Pd, Forza civica e M5S, che vogliono parlamentarizzare la crisi con un consiglio straordinario.

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