Nel Viterbese impazzano le sagre: dal cinghiale ai maccaroni, dai sapori della Maremma agli arrosticini di pecora

Specialità alla brace nelle sagre del cinghiale
di Carlo Maria Ponzi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 7 Luglio 2023, 05:00

Nel capoluogo sono liberi di passeggiare in ambito urbano (soprattutto nel quartiere dei Cappuccini) alla ricerca di cibo. In altri borghi della Tuscia finiscono invece in padella o infilzati negli spiedi al fine di farsi rosolare sulla brace ardente. Nel fine settimana trionfa il cinghiale in appuntamenti che fanno rima con la tradizione. A Vetriolo (piccola frazione di Bagnoregio, forse la più suggestiva terrazza sula Valle dei Calanchi, all’orizzonte dominata da Civita di Bagnoregio) fino a domenica 9 torna la festa del “Sus scrofa”, arrivata alla 21ma edizione. Gli stand sono ospitati in piazza Bonaventura Tecchi e sono operativi dalle ore 20.

Accanto a Vetriolo, il cinghiale viene omaggiato anche Soriano nel Cimino, con gli stand sistemati nel Piazzale Papacqua. Nella tre giorni del week-end (con replica dal 14 al 16 luglio) il protagonista della festa sarà servito e condito in vario modo: si va dall’antipasto ai primi (pappardelle bianche o rosse, ragù, scialatielli alla boscaiola) ai secondi (spezzatino, salmì, arrosticini, braciole); venerdì è contemplata solo la cena, mentre sabato e domenica, pranzo e cena.

Dai Monti Cimini passiamo alla costa. A Pescia Romana (campo sportivo) vengono squadernati i “Sapori della Maremma”, arrivati alla nona edizione. Lo stand gastronomico apre dalle ore 19,30 e dispensa piatti della cucina tipica maremmana con alcune specialità di pesce. Il menù elenca: insalata di mare; tortelli alla buttera; trofie zucchine e gamberi, cinghiale alla cacciatora; piatto maremmano (carne alla brace); il 9 a sera, ballo liscio.

Intanto a Canepina ultime tre giornate all’insegna del Maccarone (meglio conosciuto con la dizione “Fieno”): Fieno), una pasta sfoglia all’uovo fatta in casa, così sottile da sciogliersi in bocca, divenuta famosa anche a livello nazionale. “La ricetta originale – spiegano i cultori del prodotto - prevede l’utilizzo di uova e farina e un laborioso procedimento: si prepara una sfoglia molto sottile che dopo essere stata arrotolata su sé stessa, viene tagliata molto stretta e servita in molti modi: con il sugo a base di carne tritata condito con pecorino; ai funghi porcini; all’Ernestina (dal nome della titolare di una famosa locanda).

 Il programma.

Oggi: ore 19,30, apertura stand unico in Piazzale I Maggio; ore 21:30 Spettacolo musicale con “Gli amici del ballo”. Sabato 8 luglio: ore 19, 30, apertura stand; ore 21, 30, spettacolo musicale con “Piero Aldini”. Gran finale, domenica 9 luglio: ore 12, 30, apertura Stand unico in Piazzale I Maggio; ore 17:30 manifestazione ludico/cinofila dell’associazione “Lilla onlus” a piazza Garibaldi; ore 19,30, apertura stand; ore 21,30, spettacolo musicale con gli “Sbronzi di Riace”.

La sagra della Pecora di Fabrica di Roma (arrivata alla 12ma edizione) si sposta a Civita Castellana, in viale Fiume Treja (parco vicinale mercato settimanale), fino a domenica, con replica dal 14 al 16 luglio. Il corposo menù comprende maxi impasto del pastore, gnocchi al castrato e all’amatriciana, pecora alla brace, arrosticini, pecora alla callara, costolette fritte, carne alla brace.

© RIPRODUZIONE RISERVATA