Sei consiglieri lasciano in blocco, decade il sindaco Antonio de Rossi

Sei consiglieri lasciano in blocco, decade il sindaco Antonio de Rossi
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Venerdì 20 Agosto 2021, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 10:25

Il Comune di Capodimonte è senza sindaco. Ieri mattina Antonio De Rossi, leghista, si è visto protocollare la dimissioni in blocco di sei consiglieri: quattro di minoranza, cui si sono aggiunti due in quota FdI. Tanto è bastato per lo sciogliete le righe. Ma il fatto è stato un fulmine a ciel quasi sereno: De Rossi aveva rassegnato le dimissioni il 29 luglio per poi revocarle, segno di un ricompattamento. Ora però ci potrebbero essere ripercussioni pesanti in chiave amministrative e soprattutto a palazzo dei Priori, in piena crisi e da dieci giorni senza giunta. I fatti li racconta proprio l’ormai ex sindaco. «Sono pervenute al protocollo dell’ente – dice - le dimissioni in blocco dei consiglieri comunali Luciano Evangelisti, Elena Manzi, Roberta Ciarmatori, Vanda Cardarelli, Stefano Manetti, Mauro Gianlorenzo». Ora si apre la strada del commissariamento «fino a maggio prossimo». Resta l’amarezza per la scelta dei «consiglieri che fanno riferimento a Fratelli d’Italia – continua De Rossi - che hanno ritenuto opportuno apporre le loro firme congiuntamente ai consiglieri della sinistra».

Gli scenari da qui alle prossime amministrative sono imprevedibili, per il centrodestra. Come dimostra il senatore della Lega Umberto Fusco. I sei hanno protocollato le dimissioni «senza neppure presentarsi in aula e manifestare nella sede istituzionale del consiglio comunale le proprie ragioni». E poi passa direttamente al piatto politico, quello da consumarsi freddo: «È evidente che un simile atteggiamento impone alla Lega una riflessione sui limiti del centrodestra, che a Capodimonte si sono palesati, e su quelle che saranno le decisioni del partito, anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. I cittadini sapranno ricordare chi ha tradito il mandato». Ora bisogna vedere cosa accadrà anche al Comune di Viterbo, dove il sindaco Giovanni Arena ha azzerato la giunta in seguito alla crisi. E dove si è già consumata una spaccatura tra Lega da una parte, i meloniani e Fondazione dall’altra.

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