La donna, italiana, durante l'incontro con il marito recluso ha passato delle sostanze stupefacenti, contenute in 4 involucri. L'uomo dopo averli ricevuti ha pensato di nasconderli nella propria cavità rettale, per poter eludere la perquisizione nel reparto colloqui.
Ma lo scambio non è sfuggito al personale della Penitenziaria: gli agenti hanno sospeso il colloquio e hanno sottoposto ad accurata perquisizione il detenuto. L'uomo, vistosi scoperto, ha consegnato gli involucri che aveva occultato nelle parti intime. Lo stupefacente recuperato era hashish ed eroina sintetica, definite «in quantità importante per un struttura detentiva».
«L’Unione sindacale polizia penitenziaria plaude all’ennesima azione degli agenti del carcere di Viterbo, che dimostra pur nell'emergenza di questi giorni per prevenire il “coronavirus”, a non far mancare i controlli per evitare l'ingresso di droga. Casi che purtroppo molti volte vedono anche il coinvolgimento dei familiare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA