Ordigno bellico ritrovato al Paradiso, rischio evacuazione per i residenti

L'ordigno ritrovato al quartiere Paradiso
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Giovedì 21 Marzo 2024, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 11:22
Tra gli scavi di una nuova palazzina in costruzione spunta una bomba della seconda guerra mondiale, rischio evacuazione per i residenti della zona. Stupore ma anche grande apprensione per la scoperta avvenuta ieri mattina in via Alcide De Gasperi, nel quartiere Paradiso a Viterbo. 
Durante i lavori per un nuovo complesso immobiliare, che al momento è stato bloccato, è spuntata una bomba, probabilmente sganciata da un mezzo aereo e rimasta dormiente per oltre mezzo secolo. Attorno alla bomba, di grandi dimensioni, è stata subito creata una zona cuscinetto per evitare che qualcuno possa venirne a contatto. Sul posto, ieri, sono subito arrivati gli agenti della Stradale e quelli della locale, che hanno chiamato in supporto gli artificieri specializzati in materia. In supporto anche la Croce Rossa. La bomba, che si trovava a solo un metro di profondità, con tutta probabilità sarà spostata dalla zona in cui si trova ora e sarà fatta brillare in luogo sicuro. Un’operazione complessa che richiederà non solo esperti in materia ma anche che molti dei residenti che vivono nella zona vengano evacuati per motivi di sicurezza.
A decidere le procedure e le tempistiche, sia dell’evacuazione che dell’operazione di brillamento dell’ordigno bellico, sarà la Prefettura di concerto con gli enti preposti. Come previsto dal piano di sicurezza del Comune di Viterbo, che dovrà attivare attivato il Centro operativo comunale, se dovessero essere evacuate molte persone verrà individuata una “struttura di ricovero” dove i residenti potranno andare quando la bomba sarà despolettata, spostata e infine fatta brillare in un luogo isolato dagli artificieri.
L’ultimo ordigno ritrovato nel territorio del capoluogo, per cui è stato necessario attivare i protocolli per la sicurezza e l’evacuazione di una parte di cittadini, risale al 24 agosto 2018 , nell’area aeroporto militare Fabbri. L’ordigno fu fatto brillare il primo settembre, una settimana dopo. 
Fino a che la riunione tecnica non avrà deciso le tempistiche e le modalità di brillamento della bomba la zona resterà interdetta e sorvegliata dalle forze dell’ordine. Al momento la zona è stata messa in sicurezza, presenti in serata anche i vigili del fuoco, e nei prossimi giorni verrà deciso come procedere.
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