«Palazzo da demolire perché pericolante»: sgomberate 12 famiglie "irriducibili". Un inquilino è agli arresti domiciliari

«Palazzo da demolire perché pericolante»: sgomberate 12 famiglie "irriducibili". Uno inquilino è agli arresti domiciliari
di Paolo Vercesi
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Giovedì 30 Novembre 2023, 11:57 - Ultimo aggiornamento: 13:09

Che l’ordinanza di sgombero sarebbe arrivata in questi giorni gli inquilini del civico 28 di via dei Marsi, a Pescara, lo sapevano tutti, consapevoli della fragilità dell’edificio che li ospita. In tanti non hanno aspettato l’ultimo momento: solo 12 dei 24 nuclei familiari hanno continuato ad abitare in quegli alloggi mentre gli altri si sono organizzati per tempo, chi spostandosi da parenti chi prendendo altri appartamenti in affitto. Ed è a quei 12 rimasti, gli irriducibili, che è stato rivolto l’ordine di evacuazione: tra loro diversi anziani, famiglie con bambini, alcuni studenti universitari, persino una persona agli arresti domiciliari.


Palazzo da demolire perché pericolante, questo l’esito della perizia tecnica che da gennaio ha segnato il destino di quell’edificio. Relazione che i vigili del fuoco hanno trasmesso agli uffici comunali. In questi mesi la situazione è andata peggiorando e i parametri sono peggiorati, tutti messi in lista dai tecnici. Analisi tecniche che non si prestano a interpretazioni, ribadite in tutta la loro drammaticità dall’ultimo scambio epistolare - leggi con email - tra il dirigente tecnico comunale Giuliano Rossi e l’amministratore condominiale, Paolo Sola. «Il palazzo va evacuato, l’ordinanza è pronta, si prega di avvisare gli inquilini che dovranno lasciare libero lo stabile», questo il tenore delle comunicazioni scambiate appena venerdì scorso. Ma nessuno degli inquilini poteva immaginare che l’ordine di esecuzione sarebbe stato dato all’ora di cena o poco prima. Quando ieri gli agenti della Polizia locale hanno bussato intimando loro di lasciare immediatamente le abitazioni si è scatenato il finimondo. In un attimo è partito un tam tam di messaggi sui social all’insegna della rabbia, della sorpresa, della disperazione. Eccone tre esempi: «Allucinante, stasera si sono presentati i vigili con l’ordinanza immediata e stanno facendo uscire tutti dal palazzo. Vecchi bambini, si devono vergognare tutti i politici di questa città». «E’ una situazione pazzesca, uno a 92 anni deve andare in albergo?». «Gli anziani del palazzo stanno piangendo x le scale. Le famiglie con i bambini? Masci si vergognasse, poteva aspettare domani almeno». Ma domani poteva essere tardi e comunque lo sgombero non era più rinviabile già dal momento in cui, in giornata, il sindaco Masci aveva concordato l’ordinanza con la Prefettura. La parola “immediato” non ha concesso margini neppure alla Polizia locale, tanti sono rimasti spiazzati e non sono mancati momenti di alta tensione, in particolare con un anziano. La richiesta di sgombero è stata inoltrata intorno alle 18. Tutti gli inquilini sono stati invitati ad organizzarsi per lasciare subito i rispettivi alloggi ovvero a farlo, senza eccezioni, entro la mezzanotte. Dieci persone hanno accettato di andare in albergo e da oggi cercheranno una sistemazione alternativa.
 

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