Nuovi vincoli paesaggistici sul territorio della provincia di Viterbo, pieno sostegno dal Coordinamento ambientale Tuscia e dall’associazione ecologista Grig (gruppo di intervento giuridico) alle due iniziative della Soprintendenza riguardanti il bacino del torrente Arrone e la caldera di Latera (iter alla fase delle osservazioni).
Per Grig rappresentano “un freno alla speculazione energetica”, ossia “ai ben 51 progetti di campi fotovoltaici” e “alle svariate decine di progetti di centrali eoliche” presentati tra ministero e regione. Vincoli sì, dice anche il Cat, come “forma di tutela” sia contro “l’aumento delle colture agrarie e zootecniche intensive” sia rispetto “alla crescente, quasi asfissiante pressione per l’approvazione di progetti relativi a impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili quali l’eolico, il fotovoltaico e il geotermico, che a fronte di un preteso basso impatto ecologico relativo alla produzione di gas serra, costituiscono elemento altamente impattante e di grande, negativa interferenza rispetto al delicato e sensibile tessuto territoriale della Tuscia e ai suoi valori paesaggistici e culturali”.
Interessati 12 comuni: Arlena di Castro, Canino, Cellere, Montalto di Castro, Piansano, Tarquinia, Tessennano, Tuscania, Farnese, Ischia di Castro, Latera e Valentano.
Quello del Cat è più di un semplice endorsement.
In attesa che i procedimenti facciano il loro corso, a seguito della pubblicazione degli avvisi, Grig chiede già lo stop alle nuove installazioni di impianti per le rinnovabili, sulla base delle clausole di salvaguardia. “Esistono, infatti, fasce di rispetto da osservare puntualmente”.