Non solo video compromettenti, ma anche tracce biologiche. Si complica la posizione del netturbino romano Ubaldo Manuali accusato di violenza sessuale su numerose donne. Il 59enne è finito agli arresti, su ordinanza del gip, lo scorso 18 settembre e al momento è recluso ai domiciliari dopo aver subito diversi pestaggi in carcere. Manuali, in base a quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Viterbo, avrebbe stuprato, narcotizzato e filmato diverse donne. Le avrebbe stuprate mentre erano prive di conoscenza e poi avrebbe diffuso i video con amici. Per ricostruire tutti gli stupri e lo schema diabolico di Manuali agli inquirenti è bastato sequestrate cellulari e pc.
E identificare le ignare vittime. Il 59enne aveva conservato non solo tutte le chat con le donne, ma anche tutti i video e le foto fatte durante le nottate. Il modus operandi, a cui avrebbero fatto riferimento anche le ultime vittime che si sono presentate in commissariato a Roma, sarebbe uguale a quello svelato dall’inchiesta. Ovvero l’uomo abborda le vittime sui social, si mostra simpatico e romantico. E alla prima uscita le droga con i narcotici, le stupra e le filma mentre sono incoscienti e inermi. La prima vittima accertata è una donna di Capranica che ha scoperto di essere stata violentata solo nel momento in cui è stata contattata dagli investigatori della polizia che l’avevano identificata tramite i video presenti nel cellulare dell’indagato.
Ragione per cui l’intera indagine si è spostata a Viterbo e qui verrà celebrato l’eventuale processo.
Dopo l’esito degli esami il 59enne è stato di nuovo interrogato in Procura dal pm Michele Adragna. Avrebbe negato tutto. Ma questa volta le prove sarebbero davvero molto solide: non solo video della violenza mentre le donne erano prive di coscienza ma anche tracce biologiche in casa di una delle donne. Forte di queste prove la Procura chiederà presto il rito immediato che potrebbe portare l’indagato davanti ai giudici nel giro di poche settimane.