Prof accusato di pedofilia, quattro persone sapevano dal 2022. Nessuno denunciò

Suore e psicologi informati degli abusi sessuali di Frateschi

Prof accusato di pedofilia, quattro persone sapevano dal 2022. Nessuno denunciò
di Marco Cusumano
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 09:02 - Ultimo aggiornamento: 09:03

L'INCHIESTA

Sono almeno quattro le persone che erano a conoscenza degli abusi sessuali di cui è accusato Alessandro Frateschi, il prof 50enne arrestato per pedofilia, ma che decisero di non denunciare le violenze. Dalle carte dell'indagine della Procura di Latina emergono dettagli inquietanti: Frateschi era stato addirittura contattato da una suora di Terracina che era a conoscenza degli abusi sessuali ma che non denunciò il caso alle autorità competenti. Nessuna segnalazione arrivò neppure da un'altra religiosa che apparteneva alla stessa casa famiglia frequentata da Frateschi, così come restarono in silenzio due psicologi che furono informati dei fatti.
Dalle carte dell'indagine emerge un quadro caratterizzato da silenzi inquietanti.

Le domande sono tante: perché nessuno denunciò i presunti abusi sessuali di Frateschi a danno di minorenni? Quante persone sapevano delle violenze? Qualcuno informò i propri superiori? La ricostruzione della Procura è agghiacciante.

La sorella di uno dei ragazzi molestati dall'ex prof di religione e diacono raccontò con estrema precisione cosa era accaduto al fratello. La ragazza viveva da anni in una casa famiglia insieme al fratello e ha riferito di aver conosciuto Frateschi proprio in quella struttura che lui frequentava regolarmente insieme alla famiglia. «Loro sono persone di chiesa» ha raccontato la ragazza ai carabinieri, spiegando l'inizio di quel legame. Un legame diventato sempre più stretto, che proseguiva anche nei fine settimana a casa di Frateschi. La ragazza si stava di fatto inserendo nel nucleo familiare e, per le vacanze di Natale del 2021, anche il fratello aveva raggiunto la casa di Frateschi. La ragazza però risultò positiva al Covid e andò a dormire nell'appartamento adiacente, per evitare contatti, mentre il fratello rimase nella casa con Frateschi per passare le vacanze di Natale.

Proprio in quei giorni avvennero gli abusi sessuali, secondo quanto raccontato dal ragazzo minorenne prima alla sorella e poi ai carabinieri, dopo la denuncia. Il minorenne, tornato in un'altra casa famiglia dove viveva, raccontò tutto alla psicologa specificando di voler presentare una denuncia. Ma la psicologa, secondo il suo racconto, gli spiegò che la denuncia sarebbe partita in automatico dalla casa famiglia sulla base della sua relazione.

La sorella, dopo aver ascoltato il racconto degli abusi sul fratello, rimase sconvolta. Nel frattempo il ragazzo raccontò gli abusi anche allo psicologo di un'altra casa famiglia, frequentata in precedenza. Secondo la ricostruzione lo psicologo riferì tutto a una suora, ma nessuno dei due presentò denuncia. La religiosa è stata successivamente ascoltata dai carabinieri ai quali ha riferito di aver ascoltato il ragazzo insieme ad altri "operatori" per «valutarne l'attendibilità», senza presentare nessuna denuncia. Ancora una volta dunque è stata la vittima, peraltro minorenne, a essere messa in discussione per un presunto "astio" nei confronti dell'ex prof.
Poi però sono arrivate le altre denunce, per i casi avvenuti successivamente al liceo Majorana e Frateschi è stato arrestato.

L'avvocato delle parti civili, Nicodemo Gentile, ha più volte sottolineato questo aspetto: «Le suore sapevano ma non denunciarono, gli abusi sessuali al Majorana sono avvenuti l'anno successivo e quindi potevano essere evitati».

L'udienza preliminare riprenderà giovedì 4. Il giudice Laura Morselli affiderà l'incarico a uno psicologo per ascoltare i ragazzi che dovranno ricostruire le violenze subite.

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