Museo del Colle del Duomo, il futuro ha fatto boom

Viterbo: una sala del Museo del Colle del Duomo
di Carlo Maria Ponzi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Novembre 2018, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 21:53
Museo Colle del duomo: i suoi record, in quanto a numero di visitatori, non fanno più notizia. Ma l’ultimissima performance va incisa con lettere d’oro: nel periodo 1 novembre 2017- 31 ottobre 2018 la società Archeoares ha registrato oltre 32 mila accessi (per la precisione: 32.057), di cui 27.403 presenze italiane, 4.654 straniere. E ora, grazie all’introduzione dodici mesi fa del biglietto elettronico, i giovani gestori della struttura sono anche in grado di stampare la fotografia virtuale di coloro che hanno varcato gli ambiti del Polo monumentale di San Lorenzo, a cominciare dalla loro provenienza.

Cosa raccontano i numeri? Che i 32.057 visitatori rappresentano 50 Nazioni (Italia compresa) dell’intero pianeta. Il novero dei Paesi stranieri è guidato dalla Francia (634), seguita da Germania (558), Usa (441), Spagna (383), Regno Unito (373), Olanda (319), Federazione Russa (273), Belgio (267), Svizzera (153), dalle lontanissime Australia 107 e Nuova Zelanda 12. Al di sotto delle 100 presenze, fra gli altri, la Danimarca, Canada, Polonia, Brasile, Austria, Giappone, Corea del Sud, India, Cina, Argentina, Israele, Messico, Perù, Cile, Sudafrica. Curiosità: dalla Città del Vaticano, appena 7 visitatori; dalla Repubblica di San Marino 1. Non manca una manciata di presenze da Stati islamici: dalla Turchia ne sono arrivate 8; dall’Egitto 5.

Uno sguardo agli aficionados italiani, arrivati a Viterbo da tutte e venti le regioni della Penisola. In testa alla classifica ovviamente il Lazio (9.460 visitatori, pari al 34,52% del totale), seguita da Lombardia (3.146), Toscana (2.490), Emilia Romagna (1.919), Piemonte (1.809), Campania (1.547), Veneto (1.371), Liguria (1.250), Marche (712), Puglia (602), Umbria (586), Abruzzo (581), Friuli Venezia Giulia (538), Sardegna (407), Sicilia (339), Calabria (215), Trentino Alto Adige (162), Molise (147), Basilicata (99), in coda la Valle d’Aosta (23).

Dietro il successo del Museo, delle viste guidate alla sala del Conclave più lungo della storia e agli altri ambiti del Palazzo dei Papi, c’è la passione e la competenza manageriale di un team agguerrito, composto dai soci fondatori della società, nel 2015, creata per gestire la struttura della Curia, ideata nel 2000 da monsignor Salvatore Del Ciuco: Francesco Aliperti, Gianpaolo Serone e Bruno Blanco, cui si sono aggiunti in corso d’opera Elena Cangiano, Sara Catanese, Giorgia Di Fusco, Francesca Forte, Eleonora Costantini, Francesca Menna, Fabrizio Trapuzzano.

Il loro punto di forza? «Le azioni permanenti di promozione – spiega Aliperti – che non si limitano al massiccio utilizzo dei social network, ma anche all’organizzazione di convegni, conferenze, mostre, campagne pubblicitarie su riviste e magazine specializzati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA