I turisti scelgono Viterbo, il MuVi fa tornare i numeri ai livelli prepandemici

Il museo Civico
di Diego Galli
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Martedì 19 Aprile 2022, 16:15

Boom di turisti a Viterbo, durante le il lungo weekend di Pasqua, con dei numeri che confermano le iniziali previsioni già pronosticate nei passati giorni da albergatori e proprietari di B&s. “Il numero dei turisti è cresciuto moltissimo, la risposta è stata davvero positiva in questo primo periodo di vacanze primaverili – rivela, con estrema soddisfazione, il presidente di ArcheoAres Gianpaolo Serone – Da sabato a lunedì abbiamo conteggiato oltre 2000 presenze, quasi tutti visitatori paganti. Possiamo affermare di essere tornati ai livelli del 2019, anche se saranno necessarie conferme nelle prossime festività e ponti”.

Ad aiutare la ripresa, anche il MuVi, il nuovo biglietto del sistema museale di Viterbo, che permette ai visitatori di accedere a tutte le strutture come se fossero parte di un unico circuito. “La nuova offerta – ha aggiunto – già sperimentata nel periodo natalizio, si è rivelata vincente anche per Pasqua e ancora una volta è stata molto gradita dai visitatori”. Museo di Portici, Museo Civico, Colle del Duomo e tutti gli altri siti collegati all’offerta sono stati invasi in questi giorni da turisti non solo italiani.

“Nonostante il turismo dei connazionali sia ancora quello prevalente – spiega Serone – siamo finalmente tornati a osservare il ritorno di molti turisti europei, tedeschi e inglesi in primis.

Per quelli d’oltreoceano, come gli americani, dovremo attendere ancora un po’, magari questa estate, ma qualcuno ha già fatto capolino nella nostra città”. Le parole del fondatore di ArcheoAres vengono confermate anche dal pienone di molti ristoranti e bar, che hanno goduto del bel tempo per fare anche loro incetta di turisti, locali e non.

“Chiaramente – specifica – dovremo continuare a lavorare per almeno una o due stagioni intere, per consolidare questi numeri e terminare il rodaggio, così da avere dei numeri da poter paragonare e confrontare con maggiore esattezza”. In visione dell’estate, il presidente di ArcheoAres auspica anche che i problemi al confine ucraino-russo vengano risolti. “È innegabile che la terribile guerra che affligge l’Ucraina influisca negativamente su tutto il sistema economico europeo, rendendo incerti anche gli spostamenti turistici – conclude – ci auguriamo tutti che presto si possa giungere a un cessate il fuoco permanente”.

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