Mafia viterbese, iniziato il secondo round davanti alla Corte d'Appello

Giuseppe Trovato
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Martedì 23 Febbraio 2021, 06:55

Mafia viterbese, iniziato il secondo round.
Ieri mattina udienza in Corte d’Appello per capi e gregari dell’associazione a delinquere di stampo mafioso.
I dieci che in primo grado sono stati condannati per gli oltre 40 attentati messi a segno a Viterbo chiedono di rivedere la sentenza. 
In aula anche i difensori delle 19 parti civili.
Quella di ieri mattina a Roma, però, è stata solo la prima udienza. La sentenza di secondo grado arriverà solo tra qualche mese. 
Le difese dei due capi, Ismail Rebeshi e Giuseppe Trovato difesi rispettivamente da Roberto Afeltra e Giuseppe Di Renzo, e quelle degli 8 gregari hanno presentato ricorso per un motivo in particolare: l’insussistenza dell’associazione a delinquere di stampo mafioso e dell’aggravante del metodo mafioso.
La partita, infatti, si gioca tutta qui. Ma per capire se il 416 bis sarà confermato bisognerà attendere almeno altre due udienze.
Nella prossima, fissata per il 22 marzo, parlerà il procuratore generale Repubblica che con tutta probabilità chiederà con forza che l’associazione di Rebeshi e Trovati sia giudicata mafiosa.

Poi toccherà alle parti civili e alle difese. Quest'ultime tenteranno in tutti i modi di smontare l'accusa di mafia. Un po’ come successe appena qualche anno fa con la vicenda di Mondo di mezzo, quando il primo grado riconobbe l’associazione mafiosa e l’Appello no. In primo grado, davanti al gup del Tribunale di Roma, Rebeshi, Trovato & co sono stati condannati, complessivamente, a 75 anni di carcere.

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