L'Albero della Dignità in ricordo di tutte le morti bianche

Da sinistra Melania Perazzini, Francesco Buzzi, Emanuele Aronne, Francesco Agostini e Ilaria Visinoni.
di Nicole Chiassarini
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Venerdì 21 Aprile 2023, 05:35

“La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un investimento. Il vero costo è quello che si paga quando la sicurezza non c’è”. In occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro del 28 aprile, l’Amministrazione comunale e FILCA CISL Lazio Nord hanno presentato le iniziative di mercoledì 26 volte a sensibilizzare sull’importanza della sicurezza nei cantieri e commemorare tutte le morti bianche che negli ultimi vent’anni hanno superato le duecento vittime solo nel settore delle costruzioni.

“Serve un cambio di passo anche dal punto di vista culturale – ha spiegato Francesco Agostini, segretario FILCA CISL Lazio Nord. Questa manifestazione, pensata insieme all’Amministrazione che ha dimostrato una sensibilità non scontata, ha lo scopo di riaccendere i riflettori su un tema importante anche dal punto di vista sociale, quello delle morti bianche. Il nome dell’evento sarà Albero della dignità, in quanto prevede la piantumazione di un leccio, simbolo di dignità, forza e perseveranza, elementi che caratterizzano la giornata, così come la società e le istituzioni.

Inoltre, abbiamo pensato a una pianta con radici ben salde a terra perché vorremmo che questa cultura della sicurezza fosse ben radicata nel nostro territorio”. 

La giornata di mercoledì prossimo sarà anche dedicata a Franco Flavio Visinoni, scomparso nel 2007, con lo scopo di sensibilizzare e mantenere vivo l’Albero della Dignità, sia fisicamente che metaforicamente. 
L’evento è previsto mercoledì 26 aprile alle ore 11 presso il Parco intitolato a Peppino Impastato nel quartiere Pilastro, un momento di riflessione importante che vedrà, oltre alla piantumazione dell’Albero della Dignità, anche la deposizione di una targa dedicata a Franco Flavio Visinoni e una panchina per tutte le vittime di incidenti nel luogo di lavoro. “Non è possibile continuare così, il lavoro deve essere motivo per cui una persona torna a casa per raccontare cosa ha fatto – conclude l’Assessore Emanuele Aronne. Si è parlato anche di PNRR, questo è un impegno che mi prendo: i nostri cantieri daranno un segnale sulla sicurezza. Perché esiste un modo diverso per fare le cose”. 

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