Intercettazioni, Contardo si sfoga: «Nella Lega prendono solo chi alza la mano». Critiche a Fusco

Matteo Salvini a Viterbo con Arena e Fusco (a des.)
di giorgio renzetti
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Lunedì 24 Maggio 2021, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 15:01

Le intercettazioni della Dia (antimafia) nell’indagine della magistratura senatore leghista Armando Siri aprono uno scenario inedito sui salviniani viterbesi. Ascoltando un dirigente della multinazionale della difesa e aerospazio, che poi con Siri e altre tre persone vedrà la Procura di Roma chiederne il processo per corruzione, gli agenti registrano anche Enrico Maria Contardo.

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Le parole dell’ex vicesindaco non hanno seguiti giudiziari. La Dia osserva che sui soldi destinati al senatore Siri, di cui si parla in quella intercettazione, “in sede di sommarie informazioni testimoniali Contardo ha precisato di aver percepito quelle dichiarazioni come una millanteria“.

Sono le 8 di mattina del 13 novembre 2018: i due sono in auto in direzione Firenze, per la visita all’azienda del gruppo. Li segue in un’altra auto il prefetto Giovanni Bruno. Nella chiacchierata il dirigente Finmeccanica lamenta che «a Siri gli abbiamo dato 8.000 euro per niente». Chiede Contardo: «Non ha combinato niente ancora?». La risposta: «Niente, tutti sono così eh, tutti quanti!! Ce n’è un altro dei 5 Stelle sotto busta paga... uguale». E aggiunge: «Non combinano un ca..!».

Il ragionamento si allarga al peso della politica sugli atti amministrativi. «Ma non è che non combinano un caz.., è che ancora devono capire tutto il meccanismo...

capito?», spiega l’uomo della multinazionale. Contardo osserva: «Prima che capiscono le cose questi, è finita la legislatura, poi magari ti salta tra un anno... e ti tocca ricominciare daccapo».

Qui entra in gioco la traduzione “dell’affare”. L’uomo d’azienda chiede se dovrà invitare anche il senatore viterbese, Umberto Fusco, e che gli hanno detto di non coinvolgerlo. Contardo dice che «Fusco avrebbe voluto coinvolgere anche Profumo (Alessandro, attuale ad della spa, ndr)». Quindi qualcuno già sapeva della trattativa? Fusco entra in un’altra parte del dialogo in auto, sugli accordi che la politica intesse con grandi aziende. Osserva Contardo: «Io era talmente incazzato - dice - perchè insomma, io la sera ero eletto e la mattina dopo ero quarto... se ero eletto io cambiavo proprio il sistema, ‘ste cose si facevano tranquillamente e non con tutte queste cazzate».

Poi, alle 9,39 Contardo si sfoga: «Il problema della Lega è che ha fatto delle scelte, l’ho visto pure a Bologna... sono andati a prendere cento persone da far eleggere che sono capaci solo di alzare la mano, cioè messi apposta... mentre poi ci sono venti persone in grado di fare un ragionamento completo. Ma il resto sono tutti come Umberto, lui è proprio lo standard della Lega, la Lega è quello lì, capito?».

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