Infortuni sul lavoro, drastico calo a Viterbo. Ma la Cisl avverte: "Mai abbassare la guardia"

Infortuni sul lavoro, drastico calo a Viterbo. Ma la Cisl avverte: "Mai abbassare la guardia"
di Federica Lupino
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Lunedì 20 Marzo 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 18:00

Buone notizie sul fronte della sicurezza sul lavoro. Sono quelle che arrivano dalla Cisl che, commentando i dati diffusi dall’Inail, per bocca del segretario Fortunato Mannino parla di “inversione di tendenza positiva” e che non si registrava da anni.

I numeri, allora, decisamente migliori rispetto a quelli dell’anno scorso. A gennaio del 2023 in tutto il Lazio si sono registrate 2.666 denunce di infortunio contro un dato totale riferito allo stesso mese del 2022 pari a 4.275. Un calo drastico quello regionale che a cascata si riflette sui numeri delle province: Roma passa da 3.338 di un anno fa a 2.121; Latina da 416 a 285; Frosinone da 199 a 101; Rieti (una provincia in controtendenza) sale da 89 a 91. Bene Viterbo dove a gennaio del 2022 233 lavoratori avevano denunciato di essere stati vittime di un infortunio contro i 58 di due mesi fa.

Identico andamento lo hanno registrato anche le cosiddette “morti bianche”: nel Lazio a gennaio 2022 erano state 5, scese a 2 nello stesso mese dell’anno in corso (una avvenuta a Roma e l’altra a Frosinone, mentre Viterbo è a zero in entrambi i mesi di riferimento).

Ma se i numeri sono positivi, lo stesso istituto che li ha diffusi raccomanda prudenza nel leggerli. “Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche.

Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Inail – sottolineano gli esperti - sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2023, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia”.

Anche Mannino, seppur saluta con sollievo i dati, sottolinea che l’impegno per la sicurezza sul lavoro deve restare una priorità. “Anzi – afferma il segretario della Cisl – occorre aumentare gli investimenti affinché la cultura della sicurezza si diffonda in tutti gli strati della società e non venga più vissuta come un costo bensì come un investimento, per le imprese e per tutta la società”. Anche perché, nel drastico calo dei numeri influisce la riduzione delle infezioni da Covid-19 nei luoghi di lavoro che negli ultimi due anni avevano portato a un continuo aumento delle denunce. Ma resta, comunque, il dato in sostanzioso calo. “Dobbiamo ammettere che le iniziative per abbattere gli infortuni stanno dando il loro frutti con maggiore attenzione sia in fase di prevenzione sia in quella di repressione, anche se gli ispettori sul territorio sono pochi. Il lavoro della Asl nelle scuole, il tavolo in Prefettura, gli accordi con Provincia e Comune sul Pnrr – conclude Mannino – sono pilastri su cui costruire un cambio di trend che resti duraturo nel tempo e non sia solo incidentale”.

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