Indice di criminalità, la Tuscia peggiora: male furti e violenze

Indice di criminalità, la Tuscia peggiora: male furti e violenze
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Mercoledì 11 Ottobre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 19:07

Il dato generale, di per sé, può dire poco: Viterbo, nella classifica annuale della criminalità si pone a metà: con 9.419 reati denunciati in un anno, è 54esima su 106 province (l’anno scorso, con 8.937, era 59esima, perciò la situazione è un poco peggiorata). Più interessante, invece, andando a leggere l’ultimo report pubblicato dal Sole24Ore, è guardare le singole voci.

I furti, ad esempio, anche se ci collocano nella parte più tranquilla d’Italia (75° posto), sono aumentati: 2.626 contro i 2.201 dell’anno prima. Tra questi, spiccano i colpi in abitazione (634, 53° posto), su auto in sosta (309, 51°) e in esercizi commerciali (214, 71°). Per avere un’idea, a Roma (che è addirittura terza in Italia, nella classifica generale della criminalità) i furti sono stati in media 2.974 ogni 100 mila abitanti, mentre nella Tuscia “solo” 854 ogni 100 mila. Poche le rapine (40, 80° posto), ma sempre più dell’anno prima (28): avvengono soprattutto per strada (16), in casa (9), meno in negozi (6) e nessuna in banca. In netto miglioramento gli omicidi volontari (solo uno, 74° posto), ma attenzione: aumentano i tentati omicidi (da 1 salgono a 5), gli omicidi colposi (da 7 a 14) e per incidente stradale (da 4 a 11).

Il dato delle violenze sessuali va preso con cautela: siamo 102esimi in Italia con 15 casi (4,9 ogni 100 mila abitanti), perché le vittime spesso non denunciano, o perché c’è stato un vero miglioramento? (tra il 2019 e il 2022, le violenze oscillavano tra le 29 e le 32). Preoccupa, per contro, il 30° posto per violenze sessuali ai minori, 4 casi, 1,3 per cento su 100 mila.

Un altro reato che può fare riflettere su come andrebbero letti questi report è l’usura: zero casi, 106° e ultimo posto in Italia. Ma siamo davvero una provincia senza strozzini o, piuttosto, nell’ultimo anno le vittime hanno subìto e taciuto? Anche negli anni passati, in effetti, i casi accertati erano molto pochi (1-2 al massimo). In aumento, invece, le estorsioni scoperte: se nel 2022 erano state 39, quest’anno sono balzate a 69 (23° posto in Italia).
Un capitolo degno d’attenzione è quello dei crimini legati, in senso generale, alla violenza e alla litigiosità, che collocano Viterbo nella metà “nera” della classifica.

Per minacce, ad esempio, siamo al 39° posto (388 casi denunciati, erano 397 all’anno scorso); per lesioni dolose al 27° (364, erano 334); meglio invece la classifica per le percosse (78° con 70 casi, erano 80) e i danneggiamenti (56° con 1.165, erano 1.088). 

Un dato che salta agli occhi e preoccupa è quello degli incendi. Con 102 casi (33,2 ogni 100 mila abitanti, l’anno scorso erano 78 con un’incidenza di 25,4) la Tuscia è nella fascia più a rischio d’Italia (9° posto), come anche per la voce specifica “incendi boschivi”: 58 casi, 15° posto.

Per ultimo, può essere utile un confronto con i vicini. Nel Lazio, a parte Roma che è sul podio italiano della criminalità insieme a Milano e Rimini, la provincia con più reati denunciati per abitanti è Latina (41° posto, 3.369 reati per 100 mila abitanti), poi appunto Viterbo (54° con 3.063), Rieti (80° con 2.748) e Frosinone (96° con 2.443). La precisazione è d’obbligo: se i reati denunciati perché scoperti sono pochi, non significa, automaticamente, che la provincia sia più sicura.

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