Il caro prezzo mangia i risparmi dei viterbesi: i risparmi calano di 26 milioni in un anno

Il caro prezzo mangia i risparmi dei viterbesi: i risparmi calano di 26 milioni in un anno
di Federica Lupino
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Mercoledì 28 Giugno 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 17:36

Famiglie viterbesi sempre più povere. L’inflazione record dell’ultimo anno si è mangiata i risparmi di una vita. E se i cittadini perdono ricchezza, al tempo stesso le banche l’hanno aumentata. Nel 2022, infatti, gli istituti di credito del nostro Paese hanno totalizzato, al netto delle imposte, 21,8 miliardi di euro di utili, praticamente 8 miliardi in più rispetto al 2021 (+58 per cento). I risparmi delle famiglie italiane, invece, tra il marzo dell’anno scorso e lo stesso mese di quest’anno hanno subito una riduzione pari a 25,2 miliardi di euro. L’impennata dei prezzi ha costretto molti nuclei familiari ad attingere dai risparmi le somme necessarie per fronteggiare il caro vita. A certificare la contrazione del benessere degli italiani è l’Ufficio studi della Cgia (associazione artigiani e piccole imprese) di Mestre.

A livello regionale le contrazioni percentuali più significative hanno interessato le regioni del Nord: Lombardia e Liguria (-3,5 per cento), Emilia Romagna (-3,9 per cento) e il Piemonte (-4,7 per cento) sono le aree geografiche dove le famiglie hanno subito l’erosione più importante (vedi Tab. 1). A livello provinciale, invece, le famiglie più colpite risiedono ad Asti (-8,12 per cento); seguono quelle di Cuneo (- 7,11 per cento), Biella (-6,81 per cento), Rimini (-6,46 per cento), Vercelli (-5,68 per cento) e Lodi (-4,92 per cento).

Chi, invece, non ha risentito di questa situazione sono, in particolar modo, le famiglie residenti nel Sud, dove l’inflazione è cresciuta meno che nel resto del Paese. Questo, rimarca la Cgia, è solo uno dei tanti effetti economici che ha colpito il nostro Paese a seguito dell’aumento dei tassi di interesse verificatosi in questo ultimo anno che, secondo la politica monetaria decisa a Francoforte, ha l’obiettivo di raffreddare il caro prezzi.

A livello locale, Viterbo si piazza 78esima nella classifica delle province che più hanno perso ricchezza. In particolare, i depositi delle famiglie che a marzo del 2022 ammontavano a 4.850,7 milioni, un anno dopo sono scesi a 4,824 milioni, ovvero 26,7 milioni in meno, pari a una contrazione dello 0,55%. Insomma, è andata meno peggio che in altri territori ma in ogni caso la perdita è consistente.

Nel resto del Lazio, Roma si piazza 71esima con una riduzione dei depositi pari a 810,1 milioni e un calo percentuale dello 0,86. Più ridotte le perdite nelle altre province della regione, con Latina 83esima (-35,5 milioni e -0,42%) e Rieti 84esima (-4,8 milioni e -0,20%). In controtendenza Frosinone (87esima) dove aumentano addirittura i depositi e chiude il periodo di riferimento (marzo2022/marzo 2023) con +3,8 milioni nei conti bancari delle famiglie e +0,05 percentuale.

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