Il blitz sulla gestione della biblioteca comunale, la giunta Caprioli messa all'angolo

Il Comune di Civita C.
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Sabato 12 Ottobre 2019, 11:27

La bufera politica sull'affidamento lampo a una cooperativa della gestione della biblioteca comunale di Civita Castellana si è trasformata in un uragano. Alle contestazioni del Pd si sono aggiunte quelle di Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Rifondazione.

Tace l'amministrazione comunale, in evidente imbarazzo e con un'alta tensione interna. Tutto lascia pensare che la minoranza abbia aperto una crepa nel muro del centrodestra. Il M5S, con il capogruppo in consiglio Maurizio Selli, ha attaccato il sindaco Franco Caprioli e l'assessore alla Cultura, Alberto Cataldi. «Su questa vicenda ha detto Selli la maggioranza deve avere un comportamento irreprensibile.

La cifra di 9000 euro e la velocità di esecuzione della determina per la biblioteca lasciano perplessi: qui serve la massima chiarezza. Se questa non sarà sufficiente e se le risposte che forniranno non saranno convincenti, chiederemo le dimissioni di Cataldi visto che materia riguarda lui. A meno che non faccia un passo indietro prima. Caprioli dove prendere coscienza che ha una giunta in cui ognuno fa quello che vuole, infischiandosene dei cittadini e di questa città».

All'attacco anche Claudio Parroccini consigliere comunale di Forza Italia. «Non ci sono riferimenti a delibere di giunta ha detto - e non esistono altri preventivi. Sia convocato al più presto un consiglio comunale per fugare ogni dubbio. E' impensabile che il sindaco e la maggioranza fossero all'oscuro di tutto». Della determina incriminata se n'è parlato anche all'Anci (Associazione nazionale comuni) dove è stata presentata come un'iniziativa bordeline.
Ieri i partiti di opposizione hanno protocollato la mozione in cui si chiede al sindaco di annullare la determina.
 

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