Lo hanno cercato ovunque, vicino alla sua abitazione di Fabrica di Roma e nei pressi dello stabilimento industriale di ceramiche, la fabbrica Catalano, dove lavorava in un clima ultimamente reso pesante come il piombo dallo spettro dei licenziamenti a causa della forte crisi del settore. Ma per l’uomo, P. A. di 56 anni, le ricerche si sono fermate intorno alle otto di ieri sera, quando il poveretto è stato ritrovato morto all’interno della sua auto.
Inutile a quel punto l’invio della squadra dei vigili del fuoco di Civita Castellana, il cui supporto era stato richiesto per rischiarare il buio con le fotocellule elettriche. L’sos ai pompieri è stato annullato quando la vettura dell’operaio è stata individuata in una zona periferica, lungo la boscaglia a ridosso della strada che collega Orte a Gallese. P. A. era riverso sul sedile dell’auto, ormai privo di vita. Sul posto i carabinieri per i rilievi di rito.
L’ipotesi è che l’uomo possa essersi suicidato, ma non è escluso che sia stato improvvisamente colto da un malore. A chiarirlo definitivamente sarà l’autopsia. Bisognerà, dunque, capire se fosse solo o se qualcuno avrebbe potuto aiutarlo. L’uomo lascia la moglie e quattro figli.
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