Covid, i casi tornano a salre ma con la fine dell'emergenza nella Tuscia ripartono fiere e processioni

Covid, i casi tornano a salre ma con la fine dell'emergenza nella Tuscia ripartono fiere e processioni
di Federica Lupino
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Domenica 3 Aprile 2022, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 14:51

Torna altalenante l’andamento dei contagi nel Viterbese. Per alcuni giorni, i numeri in provincia erano stati non solo più bassi rispetto alla media laziale ma addirittura in controtendenza, con i guariti che hanno battuto i nuovi casi in diverse occasioni. Ieri, però, una nuova inversione nell’andamento del virus che riporta all’attenzione la necessità di non abbassare la guardia. 

L’ultimo bollettino della Asl riporta 297 ulteriori cittadini che sono risultati positivi ai tamponi, a fronte di 230 negativizzati nello stesso arco di tempo. Gli ultimi referti di contagio sono collegati a tamponi eseguiti su cittadini residenti o domiciliati in 49 su 60 comuni della Tuscia. Ecco l’elenco dei più colpiti dall’ultima ondata di infezioni: 64 a Viterbo, 27 a Vetralla, 19 a Soriano nel Cimino, 16 a Vignanello, 11 ad Acquapendente, 10 a Ronciglione e a Tuscania, 9 a Proceno e a Montefiascone, 8 a Fabrica di Roma, 7 a Nepi e a Sutri, 6 a Canepina, Vallerano e Vasanello, 5 a Bagnoregio, Bolsena, Civita Castellana e  Graffignano, 4 a Caprarola e Oriolo Romano, 3 a Bassano Romano, Capranica, Carbognano, Civitella d’Agliano, Grotte di Castro, Lubriano, Montalto di Castro e Vitorchiano.

Nei restanti centri si va da 2 a un solo caso. Tra di loro, un paziente è stato subito ricoverato a Belcolle.

Aumenta di una unità il numero dei posti letto occupati per Covid-19: il totale è arrivato a 55, di cui 41 nel reparto di Malattie infettive e 14 a Medicina Covid. I restanti 5024 positivi della provincia stanno trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio. Sale a 55.958 il numero delle persone negativizzate, 593 sono le persone decedute. Dall’inizio dell’emergenza, nella provincia di Viterbo sono stati effettuati 372312 tamponi, 1012 nelle ultime 24 ore. 

Ma i numeri e, soprattutto, la fine dello stato di emergenza decretata il 31 marzo, consentono in parte di voltare pagina. Lo sottolinea ad esempio il sindaco di Nepi, Franco Vita, che annuncia: “Possiamo gradualmente tornare a organizzare manifestazioni culturali, sagre, cortei storici e anche le tradizionali processioni religiose a partire da quella prossima del venerdì santo. Così, la Pro Loco sta organizzando la “ Sagra del Pecorino e dei prodotti tipici locali  e l’Ente Palio le manifestazioni relative al Palio del Saracino” .

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