Arrestato per coca a 18 anni, non potrà diventare finanziere: "Non ha le qualità morali"

Arrestato per coca a 18 anni, non potrà diventare finanziere: "Non ha le qualità morali"
di Federica Lupino
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Giovedì 22 Febbraio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 17:51

Arrestato per droga voleva diventare finanziere ma non potrà realizzare il suo sogno. È la storia di un giovane del Viterbese che ha tentato ogni strada per essere assunto dalla Guardia di Finanza ma, almeno finora, non è riuscito nel suo intento.

Nel 2020 le fiamme gialle hanno bandito un concorso per il reclutamento di 571 allievi finanzieri. Il ragazzo ha presentato la sua candidatura ma se l’è vista respingere: ad aprile 2021 il comando generale gli ha notificato l’esclusione. Il motivo? Nel 2018, quando era diciottenne, è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Viterbo per violazione dell’articolo 73 del dpr 309/1990, in quanto, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 7 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 2,8 grammi circa, di un bilancino di precisione digitale e materiale per il confezionamento e il taglio dello stupefacente”.

L’escluso ha quindi presentato ricorso al Tar per ottenere la riammissione al concorso, sostenendo in sintesi che “l’esclusione sarebbe lesiva del diritto del ricorrente di partecipare al concorso in quanto il fatto è risalente e di lieve gravità”. Nello specifico, il giovane “sostiene come un isolato e risalente episodio, compiuto all’età di “soli” 18 anni, non possa considerarsi rivelatore dell'assenza delle qualità morali e di condotta richieste dalla vigente disciplina ai fini dell'ammissione all'arruolamento in un Corpo militare.

E ciò – aggiunge - anche tenuto conto della asserita non gravità dell’episodio, desumibile dalla circostanza che il procedimento penale da esso originato veniva archiviato nel 2019 ed il fatto qualificato come illecito amministrativo”. Infine, il ricorrente ha ricordato come il superamento delle prove psicologiche e di idoneità attitudinale confermerebbe la sua totale idoneità a rivestire il ruolo di cui al concorso.

Il tribunale amministrativo regionale ha però rigettato la tesi, sottolineando che “le censure del ricorrente non sono state in grado di porre in discussione la conclusione dell’amministrazione”, ovvero della Guardia di finanza secondo cui “a condotta tenuta dall’aspirante allievo è “inconciliabile con i basilari doveri di ogni militare” visto che “lo status giuridico di un finanziere prevede doveri e obblighi nei confronti dell’intera collettività”. I giudici aggiungono inoltre che “il ritrovamento, in possesso dell’istante già maggiorenne, di cocaina, già suddivisa in 7 dosi, assieme a strumentazione per il suo peso, taglio e confezionamento, sono tutti elementi che depongono in senso contrario alla qualificazione dell’episodio in termini di ‘non gravità’, viste le funzioni che l’aspirante andrebbe a svolgere nel Corpo”. Insomma, niente da fare.

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