Appalto Rifiuti, la sindaca: «Via il diserbo delle infestanti, dentro l'ecocentro al Poggino». E sulla Tari...

Appalto Rifiuti, la sindaca: «Via il diserbo delle infestanti, dentro l'ecocentro al Poggino». E sulla Tari...
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 9 Gennaio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 20:42

n progetto da rifare ex novo, le regole cambiate durante la corsa e l’aumento dei costi praticamente di tutto lo scibile umano da inserire nel quadro economico. Ma alla fine la sindaca Chiara Frontini è soddisfatta di quanto starà dentro il prossimo bando rifiuti. Un appaltino che sfonda gli 85 milioni di euro della durata di quattro anni più due opzionali. Ora la palla è agli uffici per la pubblicazione.

Sindaca, qual è stato l’iter del progetto in un anno e mezzo di amministrazione?
«Quando ci siamo insediati abbiamo trovato un documento che di fatto non era un progetto, perché non era firmato da nessuno. Lo abbiamo attenzionato, gli uffici lo hanno approfondito, riguardato e revisionato, rendendosi conto che c’erano dei bug, delle carenze: errori e calcoli fatti male, come sul costo del personale. Errori che peraltro sono stati anche relazionati dal dirigente che ha gestito l’incarico ad interim nei primi mesi della nostra amministrazione e poi a seguire anche dall’ingegner Simone Moncelsi. Il primo gennaio 2023 poi sono entrati in vigore i nuovi Cam, i criteri ambientali minimi, quindi abbiamo dovuto adeguare il progetto. E con il nuovo codice degli appalti a luglio abbiamo dovuto rimetterci mano di nuovo».

Come sarà il futuro servizio?
«Si mantiene il sistema del porta a porta, per il semplice fatto che siamo convinti che in una città in cui c’è ancora molto da lavorare sulla sensibilità ambientale questo, come si evince anche da altri modelli urbani di raccolta, sia l’unico sistema in grado di creare questa consapevolezza. All’interno del nuovo appalto c’è anche la gestione dell’ecocentro del Poggino. Nelle campagne, dove non c’è il porta a porta perché i costi sarebbero stati ovviamente eccessivi, saranno installate delle isole ecologiche intelligenti, che comunque piano piano ci permetteranno di arrivare alla tariffa puntuale, uno degli obiettivi dell’amministrazione».

Le attuali attività di gestione saranno tutte mantenute?
«Non ci sarà il diserbo delle erbe infestanti, perché abbiamo visto che è stato uno dei problemi degli ultimi anni. Essendo un servizio accessorio, non veniva data l’attenzione necessaria e poi i turni previsti nel vecchio contratto erano troppo pochi per essere efficaci e dare quel senso di decoro che la città merita e si aspetta».

Quali sono gli interventi migliorativi?
«Il diserbo siamo convinti che sia proprio uno di questi perché ci sarà una ditta appositamente incaricata.

E anche la questione delle ecoisole intelligente. Poi c’è sempre l’auspicio che i cittadini collaborino e che se c’è un’ecoisola intelligente dotata di telecamera poi non vadano a buttare i rifiuti 50 metri più in là, dove la telecamera non vede. Il nucleo ambiente della polizia locale sta lavorando molto proprio per cercare di informare, prevenire e sanzionare i comportamenti scorretti. C’è in animo anche un progetto di potenziamento del nucleo, di individuazione delle guardie ambientali, che ci permetteranno di poter controllare il territorio».

Il nuovo bando avrà riflessi sulla Tari?
«L’appalto sconta l’aumento generalizzato dei costi che vediamo su tutto. Crescendo quelli delle materie prime, del personale, banalmente anche della benzina dei mezzi, è ovvio che anche il costo generale del servizio nostro malgrado aumenta. Lo vediamo purtroppo anche dal dibattito a livello nazionale sul caro vita, sull’inflazione e sull’adeguamento dei salari: è una dinamica che sta sopra la dimensione comunale. Ciò di cui siamo certi, ciò che siamo stati attenti a fare, è che i costi previsti nel piano economico fossero corretti e attinenti a quelli dei contratti e del personale».

È soddisfatta del risultato finale?
«Sì, ma lo sarò definitivamente solo quando vedrò che ci sarà una sensibilità ambientale e al decoro diffusa in tutta la popolazione, quando al buon funzionamento del servizio corrisponderà una cittadinanza attiva che richiederà sempre meno interventi di carattere straordinario».

La tempistica?
«Non mi sento di darla. L’impegno di tutti è fare bene e il prima possibile. Ora il bando passa all’ufficio gare: c’è ancora un po’ da fare ma stiamo andando avanti». 

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