La città della Mesopotamia sommersa da 10 miliardi di metri cubi d'acqua

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Sono le ultime settimane in Turchia per la cittadina di Hasankeyf sul fiume Tigri, tra i più importanti centri della Mesopotamia con 12 mila anni di storia. Il conto alla rovescia per la sua definitiva scomparsa è partito con il completamento della maxi-diga di Ilisu, nella provincia sudorientale a maggioranza curda di Batman. Con il definitivo riempimento del suo bacino, Hasankeyf verrà sommersa insieme ad altri 199 villaggi della zona. «Ci hanno detto che abbiamo al massimo un paio di mesi per trasferirci nella nuova città», racconta all'ANSA Hasan, un abitante del luogo.

I circa tremila residenti rimasti dovranno traslocare nella new town costruita sulla collina di fronte. Alcuni dei millenari monumenti erano già stati portati via nei mesi scorsi con controverse operazioni fortemente criticate da diversi archeologi. Avviato nel 2006 e costato oltre 1,3 miliardi di euro, il progetto della diga ha subito negli anni diversi rallentamenti, anche per il ritiro di finanziatori internazionali per i timori di danni al patrimonio archeologico e naturalistico. Lo sbarramento, che dovrebbe contenere fino a 10 miliardi di metri cubi d'acqua da impiegare per la produzione di 1.200 megawatt di energia idroelettrica, fa parte del progetto Gap lanciato negli anni '60.