Castelluccio di Norcia, la fioritura colora il Parco Nazionale dei Monti Sibillini

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«E' una delle fioriture più belle di sempre che sta richiamando migliaia di visitatori»: a dirlo all'ANSA è la gente di Castelluccio e anche il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. Arrivando al valico, dalla provinciale 477, già si intravede la bellezza in lontananza, giunti sul Pian Grande lo spettacolo di colori che si spalanca agli occhi è incredibile. Il rosso dei papaveri, il blu dei fiordalisi e l'azzurrino della lenticchia sono dominanti e si integrano con il bianco e il giallo delle margherite. Il verde dei prati completa il quadro che la natura ha ancora una volta disegnato all'ombra del monte Vettore, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

«Poche altre volte abbiamo assistito a una fioritura così ricca e duratura, è già da metà giugno che è particolarmente bella e resterà tale anche per diversi giorni e questo grazie a delle condizioni climatiche molto favorevoli», spiega Gianni Coccia, uno degli agricoltori di Castelluccio, mentre vende lenticchie e altri legumi. I camminatoi naturali permettono di addentrarsi tra i campi senza calpestare il seminato e sono migliaia le persone che ogni giorno salgono quassù a quasi 1.500 metri di quota per immortalare la «tavolozza» di colori in cui si è trasformato il Pian Grande. «I tanti turisti che in queste settimane hanno scelto Castelluccio ci fanno ben sperare per il futuro e ci danno forza e coraggio dopo quattro anni di post sisma e i mesi difficilissimi appena trascorsi per l'emergenza Covid», sottolinea il sindaco.

Come ogni anno, però, si ripresenta il problema dei parcheggi, con la grande piana invasa da auto e camper, così come la piazza del borgo terremotato. Sul Pian Grande è stato concesso dall'Ente Parco dei Monti Sibillini di creare due aree di sosta che a fatica contengono i veicoli che quotidianamente raggiungono la località. «Il tema dei parcheggi durante la fioritura resta ancora da risolvere, ma a questo punto non è più rinviabile e per il prossimo anno con l'Ente Parco una soluzione andrà trovata», garantisce Alemanno