Giappone, sommergibile scopre nuova scogliera dopo il terremoto del 2011

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Il 4 settembre 2022, Hayato Ueda, geologo presso l'Università di Niigata, si è imbarcato su un veicolo sottomarino con il pilota Chris May per esplorare la Fossa del Giappone, nell'area dell'epicentro del mega-terremoto Tohoku-oki del 2011, che causò il disastroso tsunami. A una profondità di 7.500 metri, riporta phys.org, hanno scoperto una scogliera quasi verticale alta 26 metri sul versante orientale di una cresta alta 60 metri. La cresta è apparsa dopo il terremoto, accompagnata da una faglia sul suo fianco orientale. Lo studio, pubblicato sulla rivista Communications Earth & Environment, è il primo a osservare e misurare con precisione i cambiamenti topografici, inclusa la faglia, nella trincea causati da un singolo evento sismico. La scogliera era composta da fango molle non consolidato, e i dettagli osservati supportano l'origine sismica della formazione. La stima dello scorrimento cosismico della faglia è di 80-120 metri, suggerendo dunque un movimento significativo della faglia nella Fossa del Giappone. Questi risultati contribuiranno alla comprensione della genesi e dei rischi di tsunami legati agli eventi sismici di tipo trincea.