Il presidente Mattarella a Samantha Cristoforetti: «Lo spazio sia immune da spirito della guerra». «Quassù prevale l'amicizia». La nostalgia

Video
EMBED

«Di nuovo benvenuto a bordo!»: così l'astronauta Samantha Cristoforetti ha salutato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel collegamento organizzato oggi tra il Quirinale e la Stazione Spaziale Internazionale, dove l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europa (Esa) sta affrontando la sua seconda missione, Minerva. Mattarella ha ringraziato Cristoforetti per avere con sé la bandiera italiana che le aveva consegnato in gennaio e che in occasione del collegamento Samantha Cristoforetti ha esposto alle sue spalle.

Uno spazio dedicato alla scienza e lontano dai conflitti, dove l'amicizia e l'impegno per un obiettivo comune hanno la meglio sulle tensioni e che dovrebbe diventare un modello per tutti sulla Terra: è stato questo il tema del colloquio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto con Samantha Cristoforetti. E' stata una conversazione cordiale e rilassata, quella che è avvenuta nel collegamento organizzato tra il Quirinale e la Stazione Spaziale Internazionale, dove l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europa (Esa) sta affrontando la sua seconda missione, 'Minerva'. «Di nuovo benvenuto a bordo!», è stato il saluto dell'astronauta trentina al presidente. Dietro di lei la bandiera che Mattarella le aveva consegnato in gennaio.

 

 

«In questo periodo di grandi tensioni internazionali sulla Terra, di preoccupazioni e di allarme molto alto, la scienza nello spazio - ha detto Mattarella - dimostra di essere più avanti, di essere immune dallo spirito che muove alla guerra e la speranza è che lo spazio rimanga anche in futuro immune dalle contrapposizioni e dalle competizioni fra potenze». Per la ricerca che si fa a bordo il presidente ha dimostrato un forte interesse, a partire dagli esperimenti italiani della missione Minerva. Tre sono in corso, mentre gli altri inizieranno a breve, non appena una nuova navetta cargo porterà a bordo i materiali. Sono importanti, ha osservato il presidente, le «ricadute concrete dei risultati degli esperimenti sulla vita delle persone: è particolarmente importante il valore di quello che si fa nello spazio». Anche per questo, ha aggiunto, «speriamo che lo spazio resti un settore scientifico, non economico e non militare».

La ricerca scientifica è anche un forte elemento di coesione a bordo, dove in questo momento l'astronauta italiana lavora con colleghi americani e russi: «Quassù - ha detto Cristoforetti - siamo legati da una professione che per noi è una scelta di vita, siamo legati da amicizia personale, da un impegno comune e dalla responsabilità verso di chi ha costruito un ambiente in cui, anche in tempo di conflitti, abbiamo il privilegio di poterci confrontare sulle cose che ci uniscono».

Infine una domanda personale da parte del presidente all'astronauta: «E' più forte la nostalgia della Terra quando è nello spazio o, viceversa, la nostalgia dello spazio quanto è sulla Terra?». Ma la Cristoforetti  non si definisce una persona nostalgica: «Non fa parte della mia personalità concentrarmi sulla nostalgia, cerco di concentrarmi sulle opportunità che ho davanti. Quando sono nello spazio godo delle opportunità che ho, sapendo che fra qualche mese tornerò sulla Terra, riabbraccerò i miei cari e avrò a modo di godere a lungo della bellezza e delle opportunità della vita sulla Terra, che attualmente è più ricca e gradevole rispetto alla vita nello spazio».

All'incontro hanno partecipato il direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher, il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Giorgio Saccoccia, e il ministro per l'Innovazione e la Transizione digitale, Vittorio Colao. 

Paolo Ricci Bitti