Army of the Dead, Omari Hardwick: «La paura di diventare grandi a Hollywood»

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Omari Hardwick & Matthias Schweighöfer sono la coppia che scoppia nel nuovo film di Zack Snyder Army of the Dead. In arrivo dal 21 maggio su Netflix il film è un mix equilibrato fra heist movie e moderato horror, che racconta l’esplosione di un’epidemia che trasforma gli uomini in zombie. Circoscritta la minaccia alla sola città di Las Vegas un gruppo di mercenari viene ingaggiata per tentare il colpo del secolo: 200 milioni di dollari conservati nel caveau di uno dei Casinò della città del peccato. La missione riunisce, sotto la guida di Dave Bautista, individui molto diversi fra loro, ma tutti dotati di grandi capacità, come i personaggi interpreta da Omari Hardwick (un filosofo che applica la via della forza, insieme a quella della mente) e Matthias Schweighöfer (scassinatore di cassaforti ma totalmente in preda alla paura e incapace, inizialmente, di difendersi da solo). Ma nel film, che può sembrare però solo il classico zombie movie, c’è molto di più, come racconta Omari Hardwick: «Questi personaggi, così tosti e duri in apparenza, in realtà sono fragili. Più che scappare dagli zombie sono in preda al panico e fuggono dalla monotonia della vita quotidiana, o dall’amore. Ognuno di loro ha un motivo, ognuno di loro è fragile e con l’animo spezzato. D’altronde, se smetti di vivere avvolto nel piattume della quotidianità… ti trasformi in uno zombie anche tu, no?».
La sfida più grande da affrontare, fuori e dentro lo schermo, è contro sé stessi:  «La mia paura più grande era quella di diventare grande a Hollywood. Sentivo il peso della chiamata di Snyder, volevo fare un buon lavoro per Zack. Essere all’altezza delle aspettative, ed è qualcosa con cui ancora oggi faccio i conti».
Army of the Dead arriva su Netflix dal 21 maggio.
(Servizio a cura di Eva Carducci)