Mika, esordio francese per il cantante con il suo Apocalypse Calypso Tour

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Ha preso il via via dalla Francia l’APOCALYPSE CALYPSO TOUR, la nuova tournée europea di Mika che passerà per Lussemburgo, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Irlanda e farà tappa anche in Italia, venerdì 19 luglio, con un concerto speciale al Lucca Summer Festival.

           

Dopo l’esordio a Clermont-Ferrand e il sold out a Bordeaux, Lille e Rouen, sono Rennes, Brest, Nancy, Strasburgo, Reims, Tours, Digione, Annecy, Grenoble, Lione, Montpellier, Marsiglia, Parigi, Esch-Sur-Alzette, Ginevra, Amsterdam, Bruxelles, Berlino, Brighton, Wolverhampton, Londra, Dublino, e Lucca le altre 25 venue pronte ad accogliere la popstar libanese, che promette di portare sul palco una serie di spettacoli indimenticabili, ricchi di energia travolgente e creatività esclusiva.

 

«Un nuovo tour, un nuovo concerto, una nuova setlist in quattro diverse lingue. Sono show pop-concettuali-rock. Cantiamo e balliamo, ma non mancano anche momenti più seri, toccanti, di riflessione» racconta Mika dopo l’esordio della sua nuova tournée, che vede inseriti in scaletta i brani più noti della sua carriera fino ai più recenti dell’ultimo album di inediti interamente realizzato in francese QUE TA TÊTE FLEURISSE TOUJOURS.

 

«QUE TA TÊTE FLEURISSE TOUJOURS è un progetto molto personale, lo definirei quasi “una chicca”. Questa è la prima volta che realizzo un album interamente in francese: ha stimolato molto la mia creatività e ha avuto delle ripercussioni sia sul tour che sulla nuova musica che sto componendo. Diciamo che è stata una specie di rinascita».

 

L’APOCALYPSE CALYPSO TOUR farà tappa in Italia il prossimo 19 luglio a Lucca, città che ospiterà l’artista per la prima volta in carriera, nonostante il suo legame viscerale con questa terra.

 

«Non è un segreto che mi piace tantissimo la Toscana: è un luogo dove ho vissuto e dove mi reco spesso per lavoro. Lucca, in particolare, è una città dove ormai mi sento quasi di casa e dove gli abitanti mi possono incontrare tranquillamente per strada, ma dove non mi sono mai esibito. Mi sembrava quindi una scelta perfetta fare un concerto in una città a cui sono molto affezionato e in cui ho sempre voluto cantare»