Caso Grillo, Bongiorno: «La ragazza è ancora provata, domande solo per screditarla»

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(LaPresse) "L'udienza dimostra come, facendo il loro lavoro, gli avvocati di controparte compiono una caccia all'errore, come se la persona offesa fosse l'imputata, chiedendo come fosse vestita, se ci fossero stati precedenti frequentazioni, sulla scuola cattolica, con domande dirette a tratteggiare una personalità che la mia assistita ha sempre respinto". Così Giulia Bongiorno, legale della ragazza italo-novergese vittima del presunto stupro di gruppo per cui sono imputati Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore del M5s), Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. La giovane è oggi (mercoledì 8 novembre) in aula, per il secondo giorno consecutivo. Nessuno degli imputati è presente in tribunale di Tempio Pausania. "Anche nella chat la ragazza ha sempre detto che per lei il sesso è sacro, ma le dava fastidio essere considerata 'leggera' perché norvegese - ha continuato Bongiorno - Che aveva avuto dei flirt, ma che per lei il sesso è sacro. Credo che questa sia la linea che emerge in maniera documentale. Poi si sta parlando anche della tuta e di come è vestita, si fanno domande per screditare la teste, ma è una ragazza provata che stanotte non ha chiuso occhio dopo aver dovuto rivivere questa vicenda, vuole essere precisa ma cade in momenti di grande sconforto. Ma con grande rigore sta cercando di andare avanti".

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