Russia, il dissidente Kara-Murza dal carcere: «Non arrendiamoci»

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Il giornalista e oppositore russo Vladimir Kara-Murza invita gli oppositori del governo di Putin a non arrendersi dopo la morte di Navalny, mentre sta scontando una condanna a 25 anni di reclusione con l'accusa di tradimento per le critiche all'invasione dell'Ucraina. Lo ha detto da una aula di tribunale in cui ha perso una udienza contro il Comitato Investigativo russo che avrebbe dovuto indagare sul suo avvelenamento, a Mosca, e non lo ha fatto.

Ha perso l'udienza sulle mancate indagini sul suo avvelenamento

"Se ci abbandoniamo alla tristezza e alla disperazione, facciamo esattamente quello che vogliono. Non abbiamo il diritto di farlo, lo dobbiamo innanzitutto ai nostri compagni caduti, continuando a lavorare con ancora più forza e a realizzare ciò per cui hanno vissuto e sono morti. Rendere la Russia un Paese democratico europeo normale e libero" ha detto. Il timore della comunità internazionale è che anche su di Navalny, morto a 46 anni di "morte imporvvisa" secondo le carte ufficiali in una prigione siberiana, la giustizia russa non arrivi a fare chiarezza.