Puglia, avvistato un esemplare di foca monaca: la conferma del Cnr

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L'ultimo avvistamento nel Foggiano risale a oltre sessant'anni fa alle Isole Tremiti Straordinario avvistamento di Foca Monaca, nelle acque costiere prospicienti la laguna di Lesina grazie all’attenzione di Matteo, pescatore di Lesina e dei suoi amici. A darne notizia è Lucrezia Cilenti del Cnr. La presenza della foca monaca attesta il ritorno e la ripresa della popolazione in tutta l’area mediterranea tanto che la IUCN ha riclassificato la specie da 'estinta' a a 'in via di estinzione'.

L’habitat costiero del Gargano comprese le isole Tremiti può ritornare ad essere un’area idonea per la sopravvivenza e la conservazione della specie in Puglia, facendo rete con la costa salentina e croata. L’ultimo avvistamento di foche monache alle Tremiti risale a oltre sessant'anni fa, tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60. Resta a testimonianza della sua presenza la grotta del bue marino sull’isola di San Domino. La foca monaca mediterranea (Monachus monachus, Hermann 1779) è il mammifero marino a maggior rischio di estinzione d’Europa (Johnson e Lavigne, 1998).

 

La sua antica distribuzione comprendeva il Mar Mediterraneo, il Mar Nero e le coste del bacino Atlantico Orientale, dalle Azzorre al Gambia. Dall’epoca romana ai tempi recenti la specie è stata cacciata fino a ridurne fortemente sia la consistenza numerica che la distribuzione. Attualmente la popolazione di foca monaca conta al massimo di 500-600 esemplari, concentrati nei principali siti riproduttivi noti con due genotipi: uno nell’Atlantico e uno nel Mediterraneo. Sono stati allertati i colleghi dell’Università Bicocca di Milano e il Gruppo Foca Monaca che effettueranno indagini sul DNA ambientale.