Città del Vaticano – Il giorno dopo l'accorato appello di Papa Francesco «a fermare gli scafisti» per impedire naufragi come quello avvenuto a Cutro, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, ribadisce che si tratta di un aspetto non eludibile del fenomeno migratorio «le cui soluzioni vanno individuate a livello europeo». Parole che il governo Meloni ha subito condiviso mettendo in rilievo la volontà del Vaticano e di Palazzo Chigi di evitare polemiche, spaccature, divisioni.
Mentre fa ingresso ad un convegno promosso dalla prima edizione della Cattedra dell'Accoglienza, Parolin fa poi capire che il governo Meloni e la Chiesa stanno lavorando assieme per «la regolarizzazione dei flussi e per potenziare i corridoi umanitari.
La tragedia di Cutro «ha scosso tutti. Certo mi pare che fosse la prima volta che il Papa parlava di questo aspetto (gli scafisti nrd) ma il richiamo di fronte a questa tragedia non si poteva evitare. Esiste purtroppo anche il discorso di chi ci specula sulle migrazioni. Bisogna porre uno stop a chi ci guadagna sopra». Ma naturalmente prima di tutto «bisogna salvare le vite umane.»