Vaticano, l'eroico cardinale anti-cinese Zen candidato al Nobel per la Pace per aver difeso i diritti umani a Hong Kong

Vaticano, l'eroico cardinale anti-cinese Zen candidato al Nobel per la Pace per aver difeso i diritti umani a Hong Kong
di Franca Giansoldati
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Sabato 4 Febbraio 2023, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 15:04

Il 'Leone di Hong Kong”, l'anziano cardinale Joseph Zen Ze-Kiung, è stato candidato al Nobel per la Pace per avere speso la sua vita a difendere i diritti umani e la libertà religiosa in Cina e nell'ex protettorato britannico. Il suo nome è inserito in una lista composta da sei attivisti che non hanno esitato a mettere a repentaglio la propria tranquilla esistenza per fare valere i principi democratici a Hong Kong dove il governo di Pechino ha da poco introdotto leggi draconiane per soffocare qualsiasi tipo di resistenza e per estendere il controllo sulla vita dei cittadini. Tra i candidati, oltre al cardinale Zen finito agli arresti domiciliari per aver dato copertura finanziaria ai manifestanti durante la rivoluzione degli ombrelli, figurano anche il magnate dei media pro-democrazia Jimmy Lai, l'organizzatore della veglia di Tienanmen, Chow Hang-tung, l'ex giornalista Gwyneth Ho e l'ex legislatore Lee Cheuk-yan. A nominarli sono stati politici repubblicani e democratici degli Stati Uniti al fine di «onorare tutti coloro che a Hong Kong hanno ispirato il mondo per il loro coraggio e la loro determinazione di fronte alla repressione». Il comunicato emesso dai parlamentari spiega che le candidature sono rappresentative di milioni di abitanti che si sono opposti pacificamente alla costante erosione delle libertà democratiche della città da parte del governo di Hong Kong e del governo della Repubblica Popolare Cinese.

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Il cardinale Zen, nonostante i 91 anni è ancora attivo e battagliero, ed è considerato un punto di riferimento per i cattolici cinesi che rifiutano di integrarsi nelle nuove misure di assimilazione religiosa introdotte in Cina a seguito dell'accordo siglato con il Vaticano quattro anni fa e che prevede nomine concordate per i nuovi vescovi e la registrazione obbligatoria dei fedeli sotto la Associazione Patriottica, la Chiesa controllata direttamente dal partito.

Un accordo sul quale il cardinale Zen è sempre stato in totale disaccordo con Roma e con Papa Francesco mettendo più volte in evidenza che questa decisione politica avrebbe prodotto ulteriori misure negative a carico della Chiesa clandestina.

Il Vaticano però ha sempre replicato a Zen che, al contrario, il negoziato avrebbe normalizzato con il tempo la situazione e posto le basi per far finire le vessazioni. Purtroppo in questi anni la situazione dei cattolici non è andata nel verso sperato, visto che in tante regioni le persecuzioni sono continuate così come le ingiustizie nei confronti di coloro che si rifiutano di aderire alla Chiesa controllata dal partito comunista, il quale, tra i suoi programmi esplicitati, punta alla manifesta sinizzazione di ogni forma associativa. 

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Il cardinale Joseph Zen è stato tratto in arresto (ai domiciliari) l'anno scorso, e portato a processo per la gestione del fondo umanitario che serviva a pagare le spese legali ai manifestanti di Hong Kong. Il suo arresto è stato motivato da un pretesto giuridico visto che non avrebbe registrato come società il fondo di soccorso umanitario da lui presieduto, un reato grave contemplato nella nuova ordinanza sulle società. Il 91enne porporato ha presentato ricorso contro la sua condanna. Da quando Pechino ha attuato la durissima legge sulla sicurezza nazionale (nel giugno 2020), decine di attivisti ed ex legislatori sono stati arrestati, mentre quasi tutte le organizzazioni della società civile sono state costrette a chiudere. 

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Zen agli inizi di gennaio ha avuto - dopo cinque anni di richieste inutili - un confronto con Papa Francesco a Roma. In quel periodo aveva intrapreso il lungo viaggio in Italia per partecipare al funerale di Papa Ratzinger al quale era particolarmente legato. Al termine del funerale, nei locali di Santa Marta, Papa Bergoglio lo ha finalmente ricevuto come è stato testimoniato da una fotografia. Zen ha raccontato di avere illustrato al pontefice la sua attività caritativa nelle carceri di Hong Kong. Pubblicamente non sono stati fatti cenni all'accordo cinese. 

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