Riapre la chiesa parrocchiale dei Santi Biagio e Savino nel quartiere di via Birago. Un anno di cantiere per restaurare la chiesa ma ora finalmente si torna a casa. Come spiega don Luca Delunghi in un volantino che ha infilato in ogni cassetta delle lettere dei residenti del popolo quartiere. Era il 3 febbraio quando, dopo la festa patronale, la chiesa ha chiuso i battenti per fare spazio al cantiere e dare il via ai lavori urgenti. Un anno in cui l’Unità pastorale ha accolto i fedeli del quartiere negli spazi delle celebrazioni. I lavori di restauro erano stati desiderati da don Orlando e poi da don Umberto che avevano visto i segni del tempo nella struttura. Oggetto del restauro sono stati il pavimento, la tinteggiatura, il tetto con le sue infiltrazioni ed alcuni adeguamenti di tipo liturgico, il riscaldamento, l’impianto luci e audio. Tutto nella prospettiva di servire la comunità al meglio e in tutte le sue esigenze. Il restauro è stato possibile grazie a contributo della Cei e grazie ad una donazione cospicua che hanno rappresentato un buon punto di partenza a cui si è aggiunto anche un mutuo in banca.
LA STORIA
La Parrocchia fu istituita nel 1832 dall'unione tra la parrocchia dei santi Stefano e Biagio in Porta Eburnea e la parrocchia di san Savino di Perugia. In un primo tempo le funzioni religiose si svolsero nella cappella della villa della famiglia perugina Azzi Vitelleschi, poi nella Cappella Giovagnoli in via delle Fonti Coperte; infine, nel 1943, fu costruita una cappella con canonica in via Dalmazio Birago. Nel 1936 parte del territorio fu ceduto alla Parrocchia di Santo Spirito in Porta Eburnea.