Turisti in calo in Valnerina e alla Cascata

Turisti in calo in Valnerina e alla Cascata
di Aurora Provantini
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Venerdì 4 Agosto 2023, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 12:35

TERNI - «Ho notizie di una importante flessione di presenze alla Cascata delle Marmore nel mese di luglio». Gabriele Giovannini, presidente del Dit – Distretto integrato turistico – di Terni, ha il polso della situazione. E anche l’indagine di Federalberghi sull’andamento turistico nell’Umbria del Sud: «Per il 60 per cento degli albergatori intervistati i flussi sono in aumento, per il 30 per cento sono più o meno gli stessi di luglio 2022, per il restante 10 per cento sono in calo». In realtà, spiega Giovannini, gli aeroporti sono pieni e i siti paesaggistici come la Cascata delle Marmore sono vuoti. «Questo sta a significare che gli italiani scelgono di passare le vacanze all’estero o nelle isole (Sardegna e Sicilia). E gli stranieri che arrivano in Italia prenotano il soggiorno sui litorali o nelle città d’arte. Sembra brutto dirlo ma la pandemia ha fatto talmente  bene all’Umbria che se fosse durata ancora un po' i numeri sarebbero stati altri. Alla Cascata ci sarebbe stato il pienone anche in questi giorni. Per Ferragosto 2021 –  ricorda Giovannini - la Cascata ha  superato il tetto dei 10 mila ingressi. Nessuno di noi ha dimenticato quella cifra: 10.035 ingressi nella sola giornata del 15 agosto». Fu record dei record. Venne battuto quello del 2020: 9.810 presenze.  

Numeri che difficilmente si riusciranno a registrare il prossimo 15 agosto.  «Una delle ragioni del pronostico riguarda il calo di prenotazioni alberghiere delle ultime settimane » - spiega Giovannini.

Secondo Francesco Filipponi, il consigliere del Pd che  ha  presentato  una interrogazione per conoscere i dati degli ingressi alla Cascata visto che il Comune tarda a diffonderli, molto dipende dagli aumenti. Il biglietto di ingresso è passato da 10 a 12 euro, il costo del parcheggio è raddoppiato (2 euro l’ora), quello della navetta che collega il belvedere inferiore con il belvedere superiore è aumentato del 30 per cento (da 2 a 3 euro).   Comunque, se i dati Aur (Agenzia Umbria Ricerche) fotografavano un territorio in ripresa dal punto di vista turistico, in cui la presenza di famiglie italiane e straniere era del 7,9 per cento superiore rispetto allo stesso periodo di riferimento (gennaio-aprile) del 2019, ora gli albergatori segnalano un calo dei flussi. Tutti. La sindaca di Ferentillo Elisabetta Cascelli afferma che nonostante il ricco calendario di eventi, la stagione è più fiacca rispetto al passato:  «Le strutture non sono sold out e il tempo di permanenza  è diminuito. Da una media di 2,5 giorni, si è passati a 1,5». Da una prima ricognizione sembra  che le cose vadano meglio ad Arrone, altro comune della Valnerina. «Alberghi pieni – afferma il sindaco Fabio Di Gioia - anche se la permanenza media scende sotto a due».

Una notte, non di più, ad Orvieto e Piediluco.  Una e mezza in Valnerina.  Niente fila alla biglietteria della Cascata. Per avere i numeri delle presenze ci vuole tempo: «I dati non sono stati ancora elaborati» - si  giustifica l’assessora al turismo Michela Bordoni. Ad ogni modo il vice sindaco Riccardo Corridore, avendo fatto una sua  personale elaborazione, dice che «gli ingressi sono nella media». In un comunicato, Corridore: «La differenza rispetto al 2022 per il periodo che va dal 1 gennaio al 30 luglio è di soli 3.175 ingressi in meno». Quindi i dati il Comune li ha e non li diffonde?

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