«Suo nipote sta male»: Perugia, a 93 anni sventa la truffa del falso carabiniere

«Suo nipote sta male»: Perugia, a 93 anni sventa la truffa del falso carabiniere
di Michele Milletti
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 07:00
PERUGIA - «Io con il brigadiere non ci parlo, mi passi il maresciallo». Risultato: truffa sventata e direttamente, più un’altra sventata indirettamente a un parente. Pronta di spirito ed evidentemente anche informata sulle insidie ormai quotidiane nei confronti soprattutto degli anziani ma non solo: questo l’identikit della nonna perugina di 93 anni che qualche giorno fa ha letteralmente tolto la parola a chi, dall’altro capo della cornetta, fa delle parole e del modo di utilizzarle la propria arte per ordire truffe e furti ai danni dei cittadini più indifesi. Non solo perché avanti con gli anni, ma magari anche perché si trovano a vivere soli.
LA RICOSTRUZIONE
Il contesto è quello delle telefonate truffa per costringere le persone a uscire di casa. Un nuovo tipo di assalto che si incrocia, esattamente come in questa storia, con quello più “tradizionale” ma ancora purtroppo letale della truffa del falso carabiniere, poliziotto o avvocato. 
Il telefono squilla a casa dell’anziana, nella zona di Pianello: un sedicente brigadiere dei carabinieri le annuncia che il nipote sta male. Stesso abbrivio del tentativo di truffa segnalato da un residente della zona Prepo-Settevalli qualche giorno fa, con il presunto carabiniere che lo invitava a raggiungere la caserma il più velocemente possibile perché il nipote aveva avuto un incidente nel parcheggio di un supermercato, stava male e soprattutto era nei guai. Un trucco per far uscire di casa l’ignara vittima, magari con un complice pronto a entrare in casa indisturbato, oppure per annunciare l’arrivo di un’altra persona (sempre un sedicente carabiniere, o un finto avvocato) cui consegnare subito soldi perché il familiare sta per subire un processo e l’unico modo per evitarglielo è pagare. 
Ma in questo caso il truffatore viene messo in scacco dalla 93enne, che non si scompone e chiede di parlare con il maresciallo. Dalle risposte evasive che le vengono date, la donna evidentemente ha la conferma di essere vittima di un raggiro. Butta giù il telefono e chiama il nipote che la rassicura sulle sue condizioni.
Ma questa telefonata, secondo quanto si apprende, ha l’effetto preventivo di mettere in guardia un’altra parente, nella zona di Montebello, cui l’uomo racconta quanto accaduto alla nonna. La donna, a dimostrazione di quanto questi tentativi di truffa siano continui, viene quasi contestualmente raggiunta da una telefonata in cui un altro presunto rappresentante delle forze dell’ordine la informa che suo marito ha avuto un incidente ed è nei guai. Il marito è davvero fuori casa per lavoro, ma non ha avuto alcun incidente. E un’altra truffa viene così sventata.
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