Falsi ricoveri, scattano
i provvedimenti disciplinari

Falsi ricoveri, scattano i provvedimenti disciplinari
di Luca Benedetti
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Lunedì 14 Ottobre 2013, 22:50 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 15:21
PERUGIA - L’ultima puntata dell’odiosa abitudine di non far pagare visite e analisi ospedaliere ad amici e parenti, passa per altre carte bollate, altra tensione e i primi processi. Si muove l’Azienda ospedaliera di Perugia che sta inviando contestazioni disciplinari a chi ha beffato la sanità pubblica. Quella che per l’ipotesi di reato nell’indagine del Nas è truffa, per il Santa Maria della Misericordia è una contestazione che apre una sfida con decine di dipendenti. Si tratta della seconda ondata di contestazioni dopo chela prima ondata era arrivata a breve giro di posta e per qualcuno era finita con il pagamento del ticket evaso, come se fosse una multa.

Contestazioni a cui, naturalmente, i dipendenti dell’Azienda ospedaliera, potranno rispondere per difendersi e spiegare le loro ragioni. C’è già chi ha allertato gli avvocati per uscire dall’angolo. Il maggior numero di processi amministrativi, sarebbero legati, al momento, a chi, nel grande pianeta dei falsi ricoveri, ha fatto le analisi del sangue per se stesso a spese di tutti.

[FORZA-RIENTR]Un malcostume che ha portato il Nas a far indagare 564 persone tra medici, infermieri e beneficiare dei falsi ricoveri che nascondevano analisi e prestazioni vere con liste d’attesa aggirate e ticket mai pagati.

Il trucco dei falsi ricoveri per fare analisi e ottenere prestazioni specialistiche, funzionava così. Il fortunato che poteva saltare le liste d’attesa e poi non pagava il ticket veniva fatto andare a reparto. Per esempio per il prelievo del sangue. E la provetta, regolarmente etichettata, finiva in laboratorio. Perché il paziente aggiunto alla lista che scendeva dal reparto, risultava, semplicemente un ricoverato. Ma in corsia c’era stato lo spazio di un prelievo e al Cup, per pagare, non l’avevano mai visto.

Mentre le aziende sanitarie fanno i conti e chiamano a giustificarsi i colpevoli(presunti), mentre il Nas continua a scartabellare ricoveri, va avanti anche l’inchiesta della Corte dei Conti, soprattutto quella del procuratore Stefano Castiglione. I magistrati con la calcolatrice sono stati inflessibili. Ogni analisi un prezzo, ogni prezzo il sospetto del danno erariale e la certezza di un processo. Per uscire dalle corde c’è chi ha già pagato.
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