L'indagine è scattata da una segnalazione della Scotch whisky association (Swa), partner della rete internazionale Opson. Le produzioni di whisky commercializzate su tutto il territorio italiano di provenienza e produzione indiana, che vengono etichettate come blend di Scotch e Indian whisky, non presentano i parametri merceologici previsti dalla normativa dell’Unione Europea in materia di alcool.
Il prodotto sequestrato, per gli investigatori, non sarebbe stato invecchiato per tre anni in botti di legno come prevede la legge e per simulare il periodo di maturazione sarebbero state aggiunte sostanze aromatizzanti come la vanillina e l’acido gallico. In aggiunta l’aggravante di una falsa indicazione geografica per lo Scotch, produzione ancorata con il territorio della Scozia.