Terni, gli studenti dell'Allievi Sangallo in Erasmus in Grecia, Slovenia e Lituania

istituto Allievi-Sangallo
di Lucilla Piccioni
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Lunedì 12 Settembre 2022, 18:32

Gli alunni di quarte e quinte classi dell’istituto tecnico tecnologico Allievi-Sangallo sono partiti sabato scorso per Grecia e Lituania. Il 28 settembre ci sarà una nuova partenza per la Slovenia.

«L’Erasmus Vet (Vocational Education and Training) continua ad essere una priorità per l’ITT Allievi Sangallo, che con un grande sforzo organizzativo, riesce a coordinare le esperienze di alternanza scuola lavoro all’estero di ben cinque scuole umbre. Oltre l’istituto tecnico tecnologico di Terni infatti ci sono il Salvatorelli Moneta di Marsciano, il Campus Da Vinci di Umbertide, il Polo Bonghi di Assisi e il Franchetti-Salviani di Città di Castello», fanno sapere dalla scuola di via Battisti.

I ragazzi vengono ospitati in studentati o appartamenti e conciliano l’esperienza lavorativa presso partner stranieri con la conoscenza di paesi e culture diverse, e, in più, sperimentano l’autonomia nel sapersi gestire la vita quotidiana, condividendo con i compagni la vita di tutti i giorni, lontani da casa.

Nessun costo a carico delle famiglie, i ragazzi non pagano nulla e anzi ricevono un contributo per il vitto.

Questo rende possibile a tutti coloro che lo vogliono, candidarsi e partecipare, cosa che rende l’iniziativa ancor più valida sotto il profilo dell’inclusione.

Questi i nomi dei ragazzi che sono ora a Vilnius, Lituania: Tommaso Cicoletti, Benedetta Di Stasio, Sofia Dindalini,Nicolò Testasecca, Iris Consalvi. Sono invece ad Atene Leonardo Costantini, Irene De Magistris, Antonio K.Diana,Lorenzo Oppo, Grace Poggiani, Nicole Proietti e Lorenzo Sciavo. Partiranno per Maribor, Slovenia: YasmineAbounassir, Alessio Menciotti, Adelin Murariu, Edoardo Tulli, Leonardo Liti.

Intanto altri giovani neodiplomati sono in Erasmus a Saragozza, in Spagna, dove stanno effettuando uno stage lavorativo di tre mesi prima di cominciare l’università o entrare nel mondo del lavoro locale. «Fare un tirocinio professionale all’estero significa parlare inglese, acquisire la terminologia specifica del settore in cui si lavora, confrontarsi con datori di lavoro e colleghi di altre culture e con altre mentalità. Significa crescere da cittadini europei» spiegano gli organizzatori.

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