Terni, al liceo classico Tacito la classe dei geni: tutti cento e un novantasei

liceo classico Tacito
di Lucilla Piccioni
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Sabato 9 Luglio 2022, 13:55 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 17:11

TERNI Mai successo prima. Almeno negli ultimi venti anni. L’occhio scorre il tabellone con i risultati degli esami di maturità della terza C del liceo classico Tacito; conta e riconta il risultato è quello: il novantasei per cento degli studenti di quella classe ha preso cento alla maturità, a non aver preso cento un solo studente e per di più tra quel novantasei per cento ci sono otto ragazzi hanno avuto, accanto al cento, anche la lode.

Su ventiquattro ragazzi che hanno frequentato quest’anno la terza C, la sezione con il potenziamento dell’area scientifica, quindici hanno avuto cento all’esame di maturità, otto cento con lode ed un solo candidato ha ottenuto novantasei, un gran bel voto che, nel contesto della classe, sembra perfino basso.

Per un soffio, per quel novantasei, non si è ottenuto l’plein del massimo dei voti.

«So che ci sono state delle polemiche per i risultati dell’esame di maturità della terza C del Tacito, qualcuno ha pensato che fossimo stati di manica larga, io le polemiche le lascio volentieri da parte e ricordo che si tratta di una classe particolarissima in cui gli studenti sono arrivati a sostenere l’esame con quarantanove o cinquanta punti di credito, vale a dire che avevano già in partenza un piede nel cento», spiega Fabrizio Canolla preside dell’istituto professionale Pertini di Terni e presidente di commissione per l’esame di maturità della terza C del Tacito. Quest’anno in tutte le scuole superiori la commissione d’esame era formata da professori della classe ad esclusione del presidente che proveniva da un altro istituto.

Gli studenti per arrivare alla maturità con quarantanove o cinquanta punti di credito devono aver avuto, negli ultimi tre anni di liceo, una media totale superiore al nove.

Insomma la ciurma deve essere stata ben preparata.

«Tanto per dare un’idea della preparazione dei ragazzi che abbiamo esaminato quest’anno al Tacito ricordo che lo studente che ha preso il voto più basso, e sottolineo basso, alla seconda prova ha ottenuto nove ed è stato meritatissimo», ribadisce Canolla. Il preside ricorda la profondità e la capacità di analisi dei problemi messa in evidenza durante i colloqui orali. «Si tratta di ragazzi molto preparati che hanno studiato con passione, anche i loro professori devono essersi spesi al massimo altrimenti certi risultati, pur avendo studenti particolarmente dotati, non si ottengono».

Sui social intanto impazza la polemica c’è chi storce il naso davanti ad una valanga di cento e cento e lode. Il popolo di Internet abituato alla dualità netta di pensiero si schiera pro o contro. Il pensiero si scarnifica nel bianco o nero[LP1] .

«In tanti anni di insegnamento non ho mai avuto una classe in cui si sono concentrati tanti ragazzi intelligenti e pieni di voglia di imparare come la terza C di quest’anno. Hanno studiato tanto, si sono impegnati senza risparmiarsi. Il loro atteggiamento è stato di stimolo anche per noi insegnanti che tutti, e sottolineo tutti, abbiamo dato il massimo; siamo andati a scuola anche se non proprio in forma, non abbiamo saltato una lezione», racconta Daniele Di Lorenzi docente di italiano della terza C.

Altri dati confermano quello che dicono gli insegnanti ed il presidente di commissione Fabrizio Canolla: i ragazzi della terza C che hanno già sostenuto le prove per entrare in diverse università a numero chiuso le hanno superate e sono già tutti pronti per le nuove avventure.

 [LP1] tanti

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