Omicidio Moracci, faccia a faccia
con la moglie della vittima

Omicidio Moracci, faccia a faccia con la moglie della vittima
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 4 Dicembre 2015, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 13:11
TERNI - Lo sciopero degli avvocati penalisti ha fatto saltare la prima udienza del processo nei confronti di cinque dei sei indagati per la morte del 91enne ternano, Giulio Moracci, il 28 aprile scorso, nell'appartamento di via Andromeda, a Gabelletta, durante una rapina. Nella stanza accanto a quella dove morì il povero Giulio c'era l'anziana moglie, Fioranna Fineschi, 85 anni, legata e imbavagliata dai banditi che l'hanno minacciata di morte. La vedova Moracci, ancora visibilmente provata per aver assistito, impotente, agli ultimi istanti di vita del marito che, legato sul letto a faccia in giù morì soffocato, ieri mattina era in aula, accompagnata dal figlio Filippo.

E c'erano anche le persone accusate di omicidio, rapina e sequestro di persona: i tre romeni accusati di avere materialmente eseguito il colpo, Daniel e Gheorghe Buzdugan, zio e nipote di 43 e 21 anni ed Elvis Catalin Epure di vent'anni, e due dei presunti basisti, il ternano Claudio Lupi, 44 anni, e Gianfranco Strippoli, romano di sessant'anni. Arrivati dal penitenziario di Sabbione e dal carcere di Spoleto, dove sono detenuti, sono rimasti per poco tempo nell'aula scelta per celebrare il processo. Che è stato subito rinviato a causa dell'astensione dalle udienze dei penalisti, alla quale hanno aderito sia i loro legali, Luca Maori, Francesco Mattiangeli e Giuseppe Squitieri che l'avvocato di parte civile, Andrea Colacci.

Le difese degli indagati hanno chiesto il rito abbreviato condizionato all'acquisizione di due perizie medico-legali sulle cause del decesso dell'anziano ternano. Richiesta sulla quale il gup, Maurizio Santoloci, deciderà nell'udienza fissata per lunedì prossimo. L'inchiesta portata avanti dai carabinieri e coordinata dal pm Barbara Mazzullo, vede indagata con le stesse accuse una sesta persona, la colf della famiglia Moracci. Angela Cioce, 48 anni, pugliese da anni residente a Terni, si è sempre proclamata innocente. Difesa da Emidio Gubbiotti e Sara Giovannelli ha scelto il rito ordinario e il processo di fronte alla corte d'assiste comincerà il 16 febbraio.

Ad arrestare i tre rumeni subito dopo il furto finito in tragedia fu una pattuglia dei carabinieri che si trovava poco distante da casa Moracci. Grazie alla chiamata di una vicina che ha sentito le grida provenire dall'appartamento, i militari arrivarono in pochi minuti, sorprendendo i ladri mentre scappavano via. Poi la caccia ai presunti basisti, con gli arresti di Strippoli e Lupi il 19 maggio e la notifica del provvedimento restrittivo ai domiciliari per la colf il 6 giugno.